Bonifica Crotone. Sorgiovanni: “Sindaco Voce un grande mistificatore, ecco perché”

Crotone Politica
Ilario Sorgiovanni

Nell'ultima Assise comunale il Sindaco, rispondendo alle interrogazioni dei Consiglieri Cantafora e Pingitore sulle sorti della bonifica a Crotone, “sposta come sempre il focus dell’interrogazione come un buon manipolatore, infatti nessuno dei due consiglieri è stato soddisfatto dalla risposta ambigua”.

È quanto sostiene in una nota l’ex assessore al comune pitagorico, Ilario Sorgiovanni, che ha ripercorso alcune fasi dell’ultimo Consiglio Comunale in merito appunto all’argomento della bonifica dell’ex sito industriale.

Sorgiovanni ricorda così come la consigliera Cantafora, nella replica al primo cittadino, abbia ribadito di essere in dissenso e di non aver ricevuto una risposta esaustiva mentre il collega Pingitore, Capogruppo degli Stanchi dei Soliti, “per vincolo di mandato di maggioranza (o pilatismo)”, si sia riservato di valutare le parole del Sindaco.

Secondo l’ex assessore, all’epoca proprio in quota Voce, Il sindaco confermerebbe “ancora una volta di essere un grande mistificatore”, per una serie di ragioni che vengono sintetizzate in dieci punti”.

Il primo - sottolinea ancora Sorgiovanni - è l’aver patteggiato, “al ribasso, con Eni l'esecuzione del Pob Fase 2, solo per un puro opportunismo personale; 2) Ha avallato il disegno dell'Eni di non rispettare le prescrizioni dettate dalla Conferenza decisoria del 2019, che imponevano ad Eni lo smaltimento fuori Regione di tutti i rifiuti pericolosi presenti nel sito”

E poi: “3) Ha del tutto esautorato il Consiglio Comunale, disattendendo la volontà da esso espressa il 31 gennaio 2023, all’unanimità, con un atto d’indirizzo, per lo smaltimento fuori Regione dei rifiuti pericolosi presenti nelle due discariche a mare (Armeria-Trappeto); 4) Consente, con la sua condotta faziosa, l'implementazione ad libitum della volumetria della discarica di Columbra alle porte della frazione di Papanice, aggravando ulteriormente la situazione ambientale complessiva del territorio”.

Ed ancora, “5) Promuove la modifica del Paur con l’alibi di richiedere l’adeguamento del fattore di pressione localizzativo; 6) Non considera gli esiti dello studio epidemiologico Sentieri; 7) Ha contestato all’Amministrazione Pugliese di aver agito poco nel settore Ambiente/Bonifica, mentre lui ha agito, ma male; 8) Ritiene, al contrario di quanto, in maniera sicura e roboante, sosteneva prima della sua elezione, che gli scarti di produzione della Pertusola e di Tenorm, disseminati nell’intera città, non siano più pericolosi.

Infine, “9) Non si assume le sue responsabilità e lascia al Commissario Errigo il compito di assecondare l’intenzione dell’Eni di lasciare i veleni nel nostro territorio, avallando l’azzeramento di tutta la procedura ambientale già conclusa, con un grande beneficio economico per la multinazionale e nessun vantaggio reale per la collettività; 10) Si dichiara, senza alcun pudore, ancora ambientalista!”

A questo punto Sorgiovanni si chiede se i consiglieri di Papanice, località su cui la discarica di Columbra insiste, accettino ciò disconoscendo tutte le battaglie del comitato “Pro Papanice”.

Ma ai suoi concittadini, domanda ancora l’ex assessore, chiede “come un soggetto, che ha rinnegato completamente se stesso e tradito la fiducia dei Crotonesi, che avevano riposto in Lui la speranza di poter tutelare le sorti di Crotone e la Salute dei loro Figli, possa aspirare a una futura candidatura, che comprometterebbe, questa volta irrimediabilmente, il destino del nostro territorio, la Salute, il benessere fisico, economico, culturale e civile di questa già martoriata città”.