Cosenza, l’Accademia della Cucina premia chef e produttori

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“Puntare sulla valorizzazione dei prodotti di territorio con il coinvolgimento attivo di ambasciatori di sicura valenza come sono gli chef, iniziativa di cui occorre dare merito all’Accademia Italiana della Cucina ed al Delegato di Cosenza Rosario Branda, è la strada che occorre perseguire per affermare in maniera certificata la Calabria e le sue produzioni tra le eccellenze assolute”. È quanto ha detto l’Assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo concludendo i lavori dell’evento “Gli ingredienti della cucina di territorio per la salute delle persone e la tutela del pianeta”, organizzato dalla Delegazione cosentina dell’Accademia Italiana della Cucina nella suggestiva “Sala degli Specchi” del palazzo della Provincia di Cosenza.

Particolarmente coinvolgente il momento della consegna dei premi assegnati per il 2022 dall’Accademia Italiana della Cucina presieduta da Paolo Petroni ad Antonio Biafora del ristorante Hyle con il “Diploma di Cucina Eccellente”; il premio "Giovanni Nuvoletti” a Francesca De Marco e Davide Forgione del ristorante 87Cento; il premio “Dino Villani” al produttore Stefano Renzelli per la “Varchiglia di Cosenza” ed il premio “Massimo Alberini” a Mario Grillo per l'esercizio commerciale Fattoria Biò.

I lavori sono stati aperti dagli interventi del Sindaco di Cosenza Franz Caruso, del Consigliere Eugenio Aceto in rappresentanza della Presidente della Provincia e dal Prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella che hanno avuto modo di ribadire attenzione ai temi proposti ed apprezzamento “per una iniziativa corale che mira a valorizzare e ad affermare le migliori espressioni locali con occhi rivolti verso i mercati globali”.

Nell’introduzione ai lavori, il responsabile della Delegazione cosentina dell’Accademia Italiana della Cucina Rosario Branda ha posto in evidenza il significato della giornata che si è caricata di particolare valenza “grazie alla presenza di tutti i livelli Istituzionali che se da un lato testimoniano attenzione ai temi trattati, ai processi culturali sottesi dagli stessi ed agli importanti settori della filiera, dall’altro conferiscono autorevolezza e significativa credibilità al tutto”. “Quello che serve – ha detto ancora Branda - è riuscire a mettere a sistema le migliori energie del territorio, oggi presenti in maniera significativa ma certamente non esaustiva, riuscendo a fare squadra per dare vita e sostanza ad iniziative di respiro ampio e di medio lungo periodo”.

Guidati e stimolati da Carlo Passera di Identità Golose, gli chef calabresi Luca ed Antonio Abbruzzino, Nicola Annunziata, Antonio Biafora, Nino Rossi e Riccardo Sculli, con il botanico Carmine Lupia, attraverso le loro storie, hanno saputo entrare nel vivo degli argomenti, parlando della loro esperienza diretta e di quello che serve fare per riuscire a far assurgere la Calabria ai livelli di eccellenza che merita.

Molto apprezzata la performance degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Mancini Tommasi guidati dalla dirigente Graziella Cammalleri e dal professore Carmelo Fabbricatore.