“Niente scuolabus nelle periferie di Crotone”: Comitato chiede aiuto a Mattarella

Crotone Attualità
Sergio Mattarella

La mancanza del servizio di scuolabus per gli alunni della periferia di Crotone è divenuto un disagio ormai non più tollerabile, tanto da indurre il presidente del Comitato di Quartiere Tufolo-Farina, Alfonso Gaetano, a prendere carta e penna e scrivere direttamente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Secondo Gaetano, difatti, si paventerebbe “una grave violazione di un diritto sancito dalla nostra amata Costituzione, e più precisamente dell’articolo 34 che garantisce il diritto allo studio: La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita”.

Nella nostra piccola cittadina - evidenzia però il presidente del Comitato – …, i nostri ragazzi di periferia stanno avendo difficoltà a raggiungere gli istituti scolastici e della scuola dell’obbligo, poiché l’amministrazione Comunale, in nome di un virtuosismo economico finanziario non riesce a programmare e fornire per tempo il servizio di trasporto scolastico; infatti, mentre lo scorso anno si è riusciti ad avere il servizio solo dalla prima metà di Dicembre, quest’anno, nostro malgrado, probabilmente il servizio partirà a Gennaio, ammesso che si riesca a fare un bando di gara ‘congruo’ che garantisca la partecipazione degli addetti al settore”.

“Da oltre trent’anni, l’Ente Comunale ha garantito questo servizio, visto che, in molti casi, vi sono distanze proibitive dagli istituti scolastici e dalla scuola dell’obbligo, distanze superiori ai 10 km, ed in tanti sono impossibilitati ad accompagnare i loro bambini a scuola perché non automuniti” si legge ancora nella missiva.

“Crotone, negli anni, è cresciuta urbanisticamente in modo disomogeneo, e – prosegue Gaetano - non tutti i quartieri hanno la fortuna della presenza di scuole dell’obbligo, per questo motivo ritengo che il servizio scuolabus sia essenziale per le famiglie, ed in assenza del servizio, queste sono state lasciate nella più totale disperazione”.

Il presidente del Comitato chiede quindi al Capo dello Stato un suo autorevole intervento per chiarire “in modo inequivocabile ed in via definitiva” che il diritto allo studio vada “garantito per come previsto dalla nostra Costituzione, ed il Comune si faccia carico di tutte le esigenze delle famiglie che non hanno la possibilità ad accompagnare i loro figli a scuola, in modo da garantire a tutti l’opportunità allo studio senza che questa continui ad essere una discriminazione verso i ragazzi di periferia”.