Scuola in ospedale. Anche il cane Mae tra gli “insegnanti”, per la felicità dei piccoli pazienti
La scuola in ospedale si configura come un’offerta formativa decisamente peculiare per destinatari e modalità di erogazione e, l’IC Manzoni nord est, di Catanzaro, presieduto dalla dirigente Giovanna Bruno, conta fra i suoi plessi anche questo.
La finalità principale del plesso di eccellenza è quella di creare un collegamento fra l’ambiente ospedaliero e la realtà esterna, riducendo in tal modo l’isolamento dei pazienti e fornendo loro un aiuto in una difficile situazione di stress.
La DS Bruno vuole assicurare agli alunni ricoverati pari opportunità, mettendoli in condizione, quando possibile, di proseguire lo sviluppo di capacità e competenze per facilitare il loro reinserimento nei contesti di provenienza.
A questo proposito prosegue il progetto, inserito nell’area educazione civica, di far conoscere il lavoro dei cani di salvataggio ai bambini ricoverati e ieri, 7 dicembre, Giancarlo Silipo e la sua Mae hanno potuto visitate il reparto di pediatria del presidio Pugliese Ciaccio diretto da Giuseppe Raiola e quello di chirurgia pediatrica diretto da Domenico Salerno.
All’IC Manzoni il primato di aver concretizzato un evento simile ed è la stessa dirigente a sottolineare quanto la scuola in ospedale dia lustro all’intero istituto e di quanto sia fondamentale offrire, nonostante le oggettive difficoltà, la stessa linea di programmazione dell’IC nel suo complesso.
Un ringraziamento è andato al direttore sanitario del nosocomio, Gianluca Raffaele, che ha dimostrato una particolare sensibilità nel consentire l’iniziativa, e alle capo sala Rosanna Santoro e Teresa Iacoi che hanno saputo riconoscere quanta capacità abbiano alcuni animali di mettersi in relazione con i pazienti più fragili, soprattutto, i bambini.
Alla referente del progetto educazione civica Daniela Cannistrà e a Giancarlo Silipo, Vigile del Fuoco e Unità Cinofila di Salvataggio Anpas Croce Verde Catanzaro, la riconoscenza dei bambini per aver potuto conoscere la dolce Mae, che offrendo una piccola gioia, ha contribuito a farli sentire meglio.
I cani, infatti, con la loro dote di ridurre situazioni di stress e ansia emozionale riescono ad entrare in relazione con i pazienti e restituirgli stimoli positivi; il cane non giudica, non rifiuta, si dona, crea sorrisi e non ha pregiudizi... e di sorrisi questa mattina in corsia se ne sono visti veramente tanti.