Stop alla discriminazione di genere nei luoghi di lavoro, Regione Calabria vara misure
La giunta regionale della Calabria ha dato l’ok al piano che prevede tutte le misure per superare la discriminazione di genere e incentivare l’occupazione femminile.
“Lo avevamo anticipato nei giorni scorsi, ed oggi l’approvazione” afferma con soddisfazione la vicepresidente dell’esecutivo, Giusi Princi, al termine della seduta che ha dato il via libera ad un provvedimento che era molto atteso.
Per questo risultato Princi ha voluto ringraziare tutte le Consigliere regionali, di maggioranza e minoranza, “che – ha precisato - su mio impulso e d’intesa con i Dipartimenti regionale Istruzione Formazione e Pari opportunità, diretto da Maria Francesca Gatto, e Lavoro e Welfare, guidato da Roberto Cosentino, hanno collaborato, tutti insieme in nome delle tante donne lavoratrici della Calabria, per affrontare e superare le diverse forme di discriminazione di genere nei luoghi di lavoro, pubblici e privati”.
“Attuare i principi di parità e pari opportunità tra uomini e donne nei luoghi di lavoro è – ha rimarcato Princi - l’obiettivo della Regione Calabria. Tramite le cosiddette ‘azioni positive’ metteremo in campo misure concrete volte alla rimozione degli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità dirette a favorire l’occupazione femminile e garantire l’emancipazione della donna che passa, prima di tutto e necessariamente, dalla sua libertà economica”.
L’eliminazione delle disparità nella formazione, nella riqualificazione e nelle progressioni di carriera, la promozione dell’inserimento delle donne nelle attività, nei settori professionali e nei livelli nei quali esse sono sottorappresentate.
Sono queste alcune tra le ‘azioni positive’ previste dal Piano il quale si focalizza, tra l’altro, anche sulle modalità di certificazione della parità di genere nelle imprese, sulle misure di contrasto ai licenziamenti illegittimi, sui criteri e sulle modalità per favorire le imprese nei percorsi di parità di genere.
Tra le misure inserite nel Piano, è previsto anche un percorso premiale per le imprese che, dovendo accedere a bandi pubblici, riconoscano strumenti di flessibilità e sostegni all’occupazione per le donne; inoltre azioni volte all’incentivazione dell’imprenditoria femminile attraverso l’accesso a fondi del microcredito, nonché programmi di finanziamento della formazione per il reinserimento lavorativo; saranno anche promossi interventi per soluzioni organizzative “family friendly” e di welfare aziendale, ovvero azioni di innovazione e sperimentazione sociale in tema di conciliazione vita-lavoro.