Sellia Marina. Truffe agli anziani: carabinieri nelle parrocchie per insegnare a difendersi
Fanno leva sui sentimenti più profondi i truffatori del nostro tempo, come l’amore di una madre o di una nonna verso i propri figli e nipoti, ma anche sulla fragilità fisica e psichica di alcuni anziani che, purtroppo, si ritrovano spesso a vivere soli.
Uomini e donne a cui a volte può bastare un sorriso, una voce al telefono che si finge amica, un’attenzione rivolta senza chiedere nulla in cambio, per sentirsi disposti a concedere la propria fiducia a chi simula di esserne degno.
La fantasia dei truffatori, d’altra parte, è quanto mai ampia ed associata ad un atteggiamento spregiudicato e raggirante, consente in molti casi ai malfattori di approfittarsi delle malcapitate vittime.
Vi sono ad esempio le truffe in cui la vittima viene contattata telefonicamente da un sedicente avvocato, il quale le riferisce che il figlio, rimasto coinvolto in un incidente stradale, si trova trattenuto in stato di arresto presso un ufficio delle forze dell’ordine e che occorrono alcune migliaia di euro per farlo rilasciare prima che intervenga il Tribunale.
Dopodiché se la vittima si dimostra incredula o titubante, il truffatore fornisce un numero telefonico a cui chiamare per chiedere conferma. Ovviamente l’utenza è in uso ad un complice che, preparato, risponde: “Carabinieri”.
Altri casi ricorrenti sono invece i finti promoter finanziari che offrono alle vittime finanziamenti vantaggiosi, chiedono alcune centinaia di euro per avviare la pratica e poi spariscono nel nulla.
Anche i Carabinieri in provincia di Catanzaro sono scesi in campo, parlando di questo subdolo fenomeno nelle parrocchie, nei circoli ed associazioni per contrastare con la conoscenza e la prevenzione ogni tentativo di raggiro.
Proprio in questi giorni, per manifestare continua vicinanza alle vittime e ai soggetti più esposti a questo tipo di reati e sensibilizzare i cittadini sui rischi e sui modi in cui difendersi dalle truffe, i Carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, in tutti i 14 Comuni ricompresi nel territorio di competenza, hanno avviato un ciclo di incontri presso le parrocchie ed i centri di aggregazione sociale al fine di sensibilizzare la cittadinanza sul fenomeno, fornendo alcuni consigli utili e semplici regole da mettere in pratica per proteggersi dai malintenzionati.
Come ad esempio: evitare di consegnare somme di denaro a sedicenti Carabinieri o appartenenti alle Forze di Polizia che, in borghese, si presentano affermando che un familiare è rimasto coinvolto in un incidente stradale e che sono necessari dei soldi per rimettere in libertà la persona cara; non aprire a sconosciuti che si presentano come tecnici del gas che millantano fughe di gas in casa propria; non dare confidenza per strada a giovani troppo amichevoli che si spacciano per amici o amiche dei propri figli e che, con la scusa di un abbraccio, rubano portafogli o altri oggetti preziosi; non consentire l’ingresso in casa a chi si presenta come addetto al controllo della dichiarazione dei redditi, evitando infine di mandare i bambini ad aprire la porta e, soprattutto, mai distrarsi quando si viene avvicinati da sconosciuti.
In ogni caso, i militari dell’Arma consigliano sempre di essere prudenti e di contattare il 112 nel caso in cui ci fossero dubbi sulla persona che sta bussando alla propria porta, ci sarà sempre qualcuno che saprà fornire tutte le informazioni ed i suggerimenti del caso.