Lavoratori Pertusola, Furgiuele (Lega): approvata in Parlamento pensione anticipata flessibile
In sede di esame della legge di bilancio è stata posta all’attenzione della Camera dei Deputati una proposta che impegna il governo - in via sperimentale e per il 2023 – la cosiddetta pensione anticipata flessibile, un’ulteriore fattispecie di diritto al trattamento pensionistico anticipato, che si aggiunge, come possibilità alternativa, alle ipotesi in cui, nella disciplina vigente, è riconosciuto il diritto appunto alla quiescenza anticipata.
“Si consideri – spiega in proposito Domenico Furgiuele, parlamentare della Lega - che la materia dei benefici connessi all’esposizione ad amianto consta di un insieme di disposizioni agevolative in termini previdenziali dei lavoratori, che in relazione allo svolgimento della prestazione lavorativa, si trovino esposti a fattori di rischio per la propria salute per effetto delle sostanze (polveri di amianto) contenute nei materiali con cui vengono, direttamente o indirettamente, a contatto”.
Il parlamentare del Carroccio sottolinea come da un lato la legge tuteli l’evento dannoso alla salute per l’insorgenza della malattia professionale causata dalle attività lavorative esposte ai rischi delle polveri di amianto, attraverso l’erogazione di una rendita; e dall’altro, assicuri dei trattamenti agevolati (come l’anticipazione dell’età pensionabile, la rivalutazione del periodo contributivo in cui vi sia stata esposizione alle sostanze nocive, ed il trattamento di integrazione salariale) finalizzati ad attutire il danno occupazionale derivante dalla totale dismissione dell’amianto e dalla conseguente riconversione industriale delle aziende che lo producevano e a tutela della salute del lavoratore per l’insorgenza di eventi morbosi connessi all’esposizione all’amianto stesso.
“E tuttavia, un ristretto gruppo di ex lavoratori addetti al sito Pertusola Sud Spa (circa 30), non ha ottenuto i benefici previsti dalla normativa a causa di una contraddittoria interpretazione, nel tempo modificata, dal legislatore e dalla magistratura” evidenza Furgiule.
Per questa ragione, su proposta di quest’ultimo ed approvata, la Camera impegna il Governo, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, a prevedere, con il primo provvedimento utile di concedere i benefici previdenziali (di cui all’articolo 13, comma 8, della legge 257/92) ai lavoratori che hanno lavorato nella azienda e risultati esposti all'amianto, per i periodi successivi al 1992 fino all'avvio dell'azione di bonifica e, comunque, estendendone la tempistica utile alla decade antecedente il 2003.