Occhiuto fa il punto sui debiti della sanità: “Poco più di 1,2 miliardi di euro”
I debiti della sanità regionale, corrispondenti alle pretese creditorie da parte dei fornitori, ammontano ad 862 milioni e 709.609 euro fino al 31 dicembre 2020, a cui si vanno a sommare altri 363 milioni e 834.468 euro per i crediti 2021 e 2022, per totale circa 1,226 milioni di euro complessivi.
Lo ha reso noto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, commissario ad acta per la sanità, nel corso di una conferenza stampa per illustrare gli esiti dell'operazione messa in atto negli ultimi mesi.
Presenti il subcommissario Ernesto Esposito, il direttore generale del Dipartimento Salute Jole Fantozzi e il commissario di Azienda Zero Giuseppe Profiti.
"Possiamo dire che la Calabria e la comunità nazionale aspettavano da 12 anni, da quando è iniziato il commissariamento, che si facesse la ricognizione del debito. In pochi mesi noi l'abbiamo fatto. Abbiamo così dimostrato che questo debito monstre di cui si è tanto fantasticato 3/4 miliardi non c'è in Calabria" sottolinea il governatore", ha detto il governatore.
"Il debito - ha aggiunto - può essere al massimo, almeno quello fino al 2020, a cui aggiungere quello relativo agli ultimi due anni. Una cifra suscettibile di importanti riduzioni perché molte delle pretese creditorie sono probabilmente duplicate perché considerate anche in quelle delle società che hanno acquisto i crediti o perché molti fornitori vantano importanti crediti derivanti da extrabudget tutti da verificare", ha concluso Occhiuto.