Turismo. La Calabria ad Oslo, Nucera: “cambiare passo, più coraggio e coinvolgimento imprenditori”
Si è tenuta a Oslo dal 7 e fino all’8 gennaio “Reiselivsmessen”, la fiera dedicata al turismo e al settore dei viaggi che ha visto la partecipazione con uno stand della Regione Calabria. Tra i presenti alla fiera norvegese anche l’imprenditore calabrese Giuseppe Nucera, forte della sua esperienza quarantennale nel settore turistico ed ideatore del movimento “La Calabria che vogliamo”.
“Ho avuto modo di studiare e apprezzare da vicino quello che è il modello di turismo che i norvegesi preferiscono quando vanno oltre i confini nazionali. Prediligono un turismo diverso da quello usuale, non di massa, incentrato sulle bellezze naturali e paesaggistiche di un territorio, abbinata alle eccellenze enogastronomiche” ha commentato lo stesso Nucera.
“Sono caratteristiche – ha poi evidenziato - che si adattano perfettamente alla Calabria. La popolazione scandinava ha investito tanto in Spagna, acquisendo proprietà immobiliari. Penso a quello che potrebbe accadere con i meravigliosi borghi della nostra regione, località incontaminate che ho mostrato nel corso della fiera ai presenti e che hanno incontrato la meraviglia dei norvegesi”.
Secondo l’ideatore del movimento “La Calabria che vogliamo”, già presidente di Confindustria Reggio Calabria, è il momento di voltare pagina nel settore turistico, imprimendo un deciso cambio di passo fatto di politiche differenti e maggiormente incisive.
“Si può aprire un nuovo capitolo per la nostra regione, per valorizzare però tutte le potenzialità della Calabria – ha puntualizzato Nucera - servono iniziative concordate e programmate con lungimiranza. Se ci guardiamo indietro, vediamo anni e anni di investimenti sbagliati, uno spreco di risorse che non ha permesso alla Calabria di essere percepita come una destinazione turistica di assoluto livello”.
Per l’ideatore de “La Calabria che vogliamo” c’è dunque bisogno di coraggio e idee chiare: “La Regione Calabria - afferma - dovrebbe riunire attorno ad un tavolo gli imprenditori di tutti i settori, non soltanto quello turistico, per ridisegnare da zero un mercato che potrebbe e dovrebbe rappresentare una delle principali ricchezze economiche della Calabria”.