Legambiente denuncia, i boschi di Cerisano sempre più delle discariche
I boschi di Cerisano diventano sempre più delle discariche: lo denuncia il circolo Legambiente Serre cosentine, dopo avere effettuato dei monitoraggi nei boschi del comune delle serre.
“Il problema – spiegano dal circolo - certamente non riguarda soltanto Cerisano, e ne siamo consapevoli, basta guardarsi intorno e tutto sembra trasformarsi in una discarica a cielo aperto, ma questo non giustifica il fatto che il tutto debba passare come normalità”.
La aree maggiormente interessate dal fenomeno dell'abbandono rifiuti sono quelle più periferiche e nascoste; in particolare i volontari ambientalisti fanno riferimento ai boschi che si trovano lungo la Sp 45 che da Cerisano collega al tirreno cosentino.
Aree, viene riferito, ricolme di ogni genere di rifiuti, dai classici sacchetti di rsu, a pneumatici, batterie delle auto, carcasse di motocicli, plastica, materiale inerte, bidoni di vernice, oli esausti e ingombranti, il tutto in grandi quantità.
“Ricordiamo - sbottano da Legambiente - che, sempre nelle suddette aree, più volte abbiamo organizzato delle giornate di pulizia per cercare di rendere più bella e piacevole agli occhi la nostra montagna, un posto meraviglioso che nessuno mai ha tentato di valorizzare”.
Una “terra di nessuno”, la definiscono dal circolo Serre Cosentine, “dove le istituzioni, più volte avvisate dello stato in cui versano queste aree, sembrano assolutamente disinteressate al problema e intanto i rifiuti continuano a moltiplicarsi. Qualche anno fa, sempre sulla SP 45, venivano abbandonate e successivamente ritrovate, due bare con all'interno dei vestiti, probabilmente appartenenti a chi in quelle bare è stato per molti anni. Nel mese di dicembre dell'anno 2018 vennero abbandonati 20 kg tra farmaci e integratori, questi ultimi poi spediti nel centro Africa”.
“Siamo stanchi di continuare a vedere rifiuti abbandonati nella nostra meravigliosa montagna, ma sicuramente – aggiungono - non ci fermeremo e continueremo a monitorare i nostri boschi e a combattere affinché il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti diventi un ricordo lontano, ma siamo anche stanchi di dover sempre assistere all'indifferenza di chi, questo posti dovrebbe tutelarli e valorizzarli”.
Nella giornata di ieri Legambiente ha inviato un’altra email certificata per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti presenti alle istituzioni e all'indirizzo della Procura della Repubblica di Cosenza, con la speranza che, questa volta, questo ennesimo e disperato appello venga accolto.