Fondi per lo sport. Mariano: “a Crotone si spenda per un impianto di atletica leggera omologato”
“Vista l’importanza del finanziamento, (1.400.000 euro) si auspica che l’Amministrazione si ponga come obiettivo la realizzazione di un impianto di Atletica Leggera di Classe B completa outdoor, ad anello da mt. 400 a 6 corsie, con relativa attrezzatura sportiva, collaudato e omologato per organizzare manifestazioni federali nazionali, come previsto dalla circolare tecnica Fidal 2019 per la realizzazione degli impianti di Atletica Leggera”.
È parte della lettera aperta che Santino Mariano, responsabile regionale della promozione dell’Atletica Leggera e Membro dell’Accademia Olimpica Nazionale Italiana, ha all’Assessore allo Sport del Comune di Crotone, Luca Bossi, al sindaco Enzo Voce, così come al Presidente della Commissione Sport dello stesso ente, Fabrizio Meo, e ai rappresentanti delle organizzazioni sportive regionali, ai dirigenti scolastici, ai docenti di educazione fisica e ai presidenti delle associazioni sportive dilettantistiche della provincia pitagorica.
Mariano ricorda come nei mesi scorsi la Fidal Calabria, ha incontrato sia lo stesso assessore che il primo cittadino ed il dirigente comunale competente, rendendosi disponibile per un supporto di consulenza all’amministrazione e ai progettisti per la realizzazione dell’impianto, attraverso i propri tecnici dell’ufficio impianti sportivi della federazione sportiva.
“Ad oggi - sottolinea però - nonostante le sue rassicurazioni in merito ai lavori con i progettisti per la realizzazione del campo di calcio in erba sintetica e il settore lanci in un altro spazio, ancora non si è riusciti ad avere un incontro congiunto con i progettisti per poter contribuire alla realizzazione di un impianto che abbia l’omologazione per gare federali nazionali”.
Mariano, si dice quindi “profondamente preoccupato per questa sua volontà di non condividere tale obbiettivo comune; sarebbe fortemente grave spendere risorse e non avere in città un impianto di Atletica Leggera omologato per ospitare eventi anche a carattere nazionale”.
La Fidal ha già espresso la sua contrarietà sulla realizzazione di un manto in erba sintetica all’interno della Pista, perché questo, non consentirebbe di svolgere le gare dei lanci come il lancio del peso, del disco, del giavellotto e del martello
“Caro Assessore - prosegue dunque il responsabile della promozione dell’atletica - sicuramente bisogna riconoscere la sua capacità nell’ottenere notevoli finanziamenti per impianti sportivi nella nostra città però si rischia di disperdere ciò per la mancanza di visione delle reali esigenze sportive”.
“L’impianto di Atletica Leggera - spiega poi - sarebbe l’unico presente nella intera provincia di Crotone e non si vuole che venga immolato sull’altare dei soliti interessi esclusivi del calcio visto che sono già stati previsti sempre a favore del calcio investimenti per la riqualificazione del Campo Tufolo e del Campo Sportivo di Papanice sempre con manto in erba sintetica”.
Mariano spiega ancora che la pista di atletica leggera, a Crotone, rappresenta la struttura moderna dello Stadio antico (il termine indicava in origine “776 a.C. la distanza di 600 piedi, lo stadio di Olimpia misurava 192 m”, una gara di corsa per poi diventare sinonimo della struttura in cui ebbe luogo quella gara).
La Pista in città, quindi, “non rappresenta solo un impianto sportivo dove si corre, si lancia, si salta e si marcia” sbotta, ma “rappresenta una cultura antica, un patrimonio storico-culturale, rappresenta la bandiera della Città, per storia, tradizione, formazione e cittadinanza. Costruire un impianto di Atletica Leggera spendendo risorse importanti, senza omologarlo per gare federali, vuol dire non conoscere il valore storico dell’Atletica dell’antica Kroton, e ciò non solo è sinonimo di ignoranza, non nel senso offensivo del termine ma nel significato etimologico di ignorare, ma significa calpestare l’identità e il patrimonio storico-culturale di questa Città”.
“L’Atletica a Crotone rappresenta un monumento alla sua identità, alla sua storia sportiva, alle sue origini, alla sua fama nel mondo, che risale a 2600 anni fa. Kroton, regina di Olimpia, è la Città della Magna Grecia che nel VI sec. a.C. ha ottenuto il maggior numero di vittorie conosciute, 21 nei Giochi Olimpici e un totale di 50 vittorie in tutte le competizioni degli Agoni Sacri Panellenici, (Olimpia, Delfi, Corinto e Nemea)”, puntualizza ancora.
“L’Italia - aggiunge Mariano - è oggi il Paese più veloce del mondo grazie ai successi ottenuti alle Olimpiadi di Tokyo da Marcell Jacobs con l’oro ottenuto nei m 100 e quello della staffetta veloce nei 4×100 con Patta, Jacobs, Desalu e Tortu. Quello che l’Italia oggi ha vissuto nell’Olimpiade di Tokyo esaltandosi, sognando e riprendendo fiducia per una proficua ripartenza, Crotone l’ha vissuto per 100 anni tra il 588 e il 488 a.C. grazie ai suoi Atleti e all’Atletica Leggera. Kroton nel VI sec. a.C. divenne famosa per i suoi velocisti, definiti i più forti corridori dell’antichità”.
Pe cui “Sviluppare l’Atletica Leggera a Crotone vuol dire costruire un ponte con il passato per proiettarci nel futuro. Come l’antica Grecia, Crotone è ricca di Storia dello Sport e di Cultura e stabilisce dunque un legame con l’Olimpismo, le origini dello Sport e dell’Educazione Fisica. Per questo motivo la Pista di Atletica Leggera omologata per gare Nazionali rappresenta un investimento in cultura, un riproporre la propria civiltà che ha reso Crotone riferimento della cultura Occidentale, focolare della civilizzazione Europea”.
“Caro Assessore, su questo impianto di Atletica è stata già commessa una leggerezza, errare umanum est, perseverare è diabolico. Spendere 1.400.000 euro e ritrovarci senza un impianto omologato per gare federali a Crotone è come un vilipendio e oltraggio alla bandiera” conclude Santino Mariano.