Caterina Vaiti eletta Segretaria Generale Flai Cgil Calabria
È Caterina Vaiti la nuova segretaria generale Flai Cgil Calabria. Eletta all'unanimità durante i lavori dell’ottavo congresso svoltosi a Cittanova, Vaiti, che segue a Bruno Costa, proviene dalla Segreteria Generale Cgil Calabria nella quale è entrata nel 2019 mantenendo il ruolo di responsabile Organizzazione di Flai Cgil Calabria. A darne notizia la stessa organizzazione sindacale.
"A proporre - continua la nota - il nome di Vaiti il Segretario generale nazionale Giovanni Mininni. Tante le sfide che dovrà affrontare la sigla: dalla lotta al caporalato alla crisi economica dei consorzi di bonifica, fino alla vicenda dei Forestali, la lotta al dissesto idrogeologico, il contrasto al precariato".
“Serve un sindacato che rimetta al centro la battaglia per aumentare il salario contrattuale contro l’inflazione, una legge sul salario minimo per consentire ai lavoratori una vita dignitosa, tenendo conto del costo della vita – ha dichiarato la neo Segretaria -. E’ necessario un grande passo per realizzare la piena occupazione, la lotta alla precarizzazione, un nuovo Stato sociale pubblico e universalistico”.
“Perché si possa avverare tutto ciò – ha aggiunto Vaiti - è necessaria un’azione sinergica tra istituzioni e parti sociali”. Per il segretario Generale Cgil Calabria Angelo Sposato “nella Vertenza Calabria serve un grande Piano per il Lavoro a partire dalla manutenzione del territorio dal rischio idrogeologico, sismico e incendi. Va istituito un Ufficio Unico del Piano tra Calabria Verde, Consorzi di bonifica e Protezione Civile. Non si può fare - ha ribadito Sposato - il Piano solo con i volontari della Protezione Civile provenienti da altre regioni. Serve un piano di assunzioni di giovani, uomini e donne calabresi.Occorre fare presto, non si può inseguire l'emergenza!”
“Le politiche agricole e forestali – ha concluso - vanno pianificate per tempo, non si può pensare solo ai contributi da dare a pioggia senza chiedere alle aziende la responsabilità sociale di applicare i contratti regolari di lavoro”.