Diritti dei disabili: delegazione consiglieri comunali Crotone ricevuta in Regione

Crotone Politica

I presidenti Fabrizio Meo, Antonella Passalacqua ed Anna Maria Oppido, delle rispettive Commissioni Consiliari del Comune di Crotone, Pubblica Istruzione, Servizi Sociali e Pari Opportunità e la consigliera Marisa Luana Cavallo, nella giornata di giovedì scorso, 19 gennaio, hanno incontrato il presidente del Consiglio della Regione Calabria Filippo Mancuso e l’Assessore regionale ai Servizi Sociali Emma Staine.

L’incontro, organizzato in funzione dei buoni uffici della Consigliera Cavallo, si è consumato in due momenti. Il primo con Mancuso e quindi con Staine e la partecipazione dei collaboratori di quest’ultima.

Le questioni affrontate durante la riunione, sono state più volte trattate negli ultimi mesi nelle Commissioni comunuali, senza essere giunte ad una soluzione.

“La causa di una tale inconcludenza - spiegano i partecipanti - è da imputare all’ostentata mancanza di ascolto da parte di alcuni dei soggetti preposti rispetto alle istanze di cui si sono fatti interpreti consiglieri comunali e consigliere di parità”.

“Se infatti, sino ad oggi, le volenterose sollecitazioni delle commissioni si sono pur tradotte in una momentanea velocizzazione di iter essenziali – viene ribadito da Meo, Passalacqua, Oppido e Cavallo - si è trattato sempre di risultati parziali e sempre rimessi in discussione da nuovi ritardi ed impedimenti che hanno rischiato di vanificare quanto di buono era stato ottenuto. Ciò che è stato domandato all’Assessore Staine è stata perciò un’indicazione che potesse consentire un deciso cambio di passo”.

Nel corso dell’incontro sono emerse così delle opportunità da poter cogliere per migliorare la condizione esistenziale delle persone disabili e la certezza che alla Regione i soldi non manchino.

“E’ emersa però – hanno proseguito i consiglieri comunali pitagorici - anche la carenza nel maggior numero dei comuni, sia dei progetti che delle rendicontazioni con tutte le implicazioni negative in termini di diminuzione dei possibili finanziamenti. Viceversa una spesa storicizzata e correttamente rendicontata consentirebbe agli Enti appartenenti all’Ambito in cui è inserito il Comune di Crotone, tra l’altro di assumere figure lavorative preziose, quali psicologi ed assistenti sociali”.

In particolare si è discusso dei diritti negati ai disabili ed alle loro famiglie, di ingiustizie “paradossali” come il mancato rimborso del costo dei trattamenti specialistici da parte dell’Asp di Crotone, pure a fronte di sentenze di tribunale passate in giudicato che tale diritto hanno sancito a più riprese; è stato anche analizzata in modo particolare la problematica del ritardo con cui sono stati garantiti i servizi di assistenza specialistica agli alunni con disabilità negli istituti scolastici.

I rimedi prospettati dall’Assessore Staine sono quelli dell’implementazione delle best practices, ricercando la collaborazione fra Enti ed è questa la sfida che le commissioni consiliari intendono raccogliere sin da subito in ciò motivate da una decisa presa di coscienza dei propri diritti da parte di genitori di ragazzi disabili.

L’incontro con l’Assessore avviene, infatti, dopo le iniziative di un agguerrito gruppo di genitori riuniti nel movimento Famiglie autismo Kr che hanno denunciato di essere stati lasciati “totalmente da soli” a confrontarsi “con il dramma di una città in cui non sono garantiti i diritti dei suoi figli più fragili, di tutte le fasce d’età”.

Meo, Passalacqua, Oppido e Cavallo rammentano che è iniziato con una serie di sedute di Commissioni Consiliari convocate prima dal Presidente Meo per poi essere condivise e trattate in commissioni congiunte con quella ai servizi sociali ed alle pari opportunità, rispettivamente presiedute da Passalacqua e Oppido.

L’oggetto delle varie Commissioni ha riguardato la mancata attivazione negli Istituti scolastici di competenza comunale, del servizio di assistenza specialistico agli alunni con disabilità, “un’assistenza - viene sostenuto - che nonostante gli sforzi profusi ancora oggi è negato in gran parte delle scuole elementari e medie della nostra città”.

“Si è avuto perciò modo di riscontrare che da due anni a questa parte, a fronte del trasferimento delle somme erogate dalla Regione Calabria, il Comune che a sua volta avrebbe dovuto trasferire tali importi alle scuole, ha attraverso gli incontri si è accertato che nonostante la Regione Calabria avesse trasferito i fondi, il Comune che avrebbe dovuto tempestivamente a sua volta trasferire alle scuole gli importi inviati ha adempiuto a tale incombenza con estremo ritardo. I fondi va precisato che sono nella disponibilità del Comune della Provincia sin dal mese di marzo dell’anno scorso. Ebbene, mentre la Provincia di Crotone ha provveduto a destinare tali somme sin dal mese di aprile, il Comune di Crotone, per il secondo anno consecutivo, ha atteso, che intervenisse la sollecitazione delle commissioni consiliari nel corso del mese di settembre” hanno commentato ancora i consiglieri.

Consiglieri che hanno poi ribadito come nel corso delle sedute congiunte delle tre commissioni convocate al riguardo si siano vissuti dei “momenti drammatici” nei quali la contrapposizione tra dirigente ed i due assessori da una parte e genitori dei ragazzi disabili dall’altra “è apparsa oltre che al calor bianco, senza apparente via d’uscita. Il ritardo nel trasferimento delle somme è stato persino giustificato con l’insufficienza delle risorse a garantire un servizio per tutto l’anno scolastico, il che avrebbe giustificato un tacito patto finalizzato a ritardare il trasferimento”.

Il presidente Meo ha definito questo accordo-patto, se fosse confermato, alla stregua di un “atto criminale”. È pure emerso come gli uffici preposti non abbiano mai favorito una valutazione anno per anno del fabbisogno economico, in termini dettagliati, così da di garantire un’adeguata assistenza specialistica per tutto l’anno scolastico e che comunque, mai tali valutazioni si siano tradotte in motivate richieste d’incremento dei fondi messi a disposizione.

“Ugualmente sino ad oggi poco comprensibile è anche apparso il ritardo con il quale alcuni Istituti Scolastici hanno posto in essere le procedure atte a reclutare le figure specialistiche tanto necessarie. Nell’ambito del Piano regionale per il diritto allo studio, per l’anno scolastico 2022/2023 è stato comunque introdotto uno stanziamento straordinario che varrà a coprire il fabbisogno per l’anno in corso” hanno concluso Meo, Passalacqua, Oppido e Cavallo.