Gli amministratori vibonesi incontrano le associazioni produttive del territorio
“Siamo fortemente interessati ad approfondire l’argomento perché ben consapevoli delle grandi potenzialità che offre il Marocco”.
Sono le parole dei rappresentanti delle associazioni produttive della provincia di Vibo Valentia che questa mattina hanno incontrato il sindaco di Vibo, Maria Limardo e il responsabile per i rapporti internazionali del Cre (Calabria, Roma, Europa), Nicolino La Gamba dopo la loro visita, alla presenza del presidente di quest’ultima, Domenico Naccari, presso la città di Dakhla.
Nel corso della riunione, che ha visto la partecipazione degli assessori Carmen Corrado (Commercio), Falduto (Innovazione tecnologica) e del vicesindaco Pasquale Scalamogna, sono state quindi poste le basi per avviare un percorso che possa portare ad un interscambio con la città africana in forte espansione commerciale e culturale.
Le sue peculiarità sono state illustrate dalla Limardo, da La Gamba e da Falduto (anch’egli presente nella trasferta nel capoluogo della regione marocchina) al presidente della Camera di Commercio Vibo-Catanzaro-Crotone, Pietro Falbo, al direttore di Confindustria Vibo, Anselmo Pungitore, e al presidente di Confcommercio Vibo, Salvatore Nusdeo, e attengono ai corposi investimenti nel settore della cantieristica portuale con la conversione dell’attuale scalo da peschereccio in turistico e la nascita di un’altra infrastruttura esclusivamente dedicata alla pesca, per un investimento di oltre un miliardo di dollari.
Altro settore su cui ci si è soffermati è lo sviluppo sia del comparto eolico che dell’idrogeno nonché, ovviamente, della recettività con la nascita – fortemente incentivata dal Regno del Marocco guidato da re Mohamed VI – di numerosi resort, complice anche la rinomata nomea di Dakhla quale località principe per svolgere attività di kite surf. A tutto questo si aggiunge una importante spinta sotto il profilo sociale e delle pari opportunità.
“Si tratta di una terra nella quale si stanno creando condizioni estremamente vantaggiose – ha commentato il sindaco Limardo – che potranno consentire agli investitori di aprire nuovi, importanti canali di interscambio sotto molteplici aspetti. E il gemellaggio tra Vibo e Dakhla rappresenta un’occasione imperdibile per i nostri imprenditori locali”. Parole, queste, riprese da La Gamba per il quale lo scopo di questo vertice, il primo di una serie, è “mettere a conoscenza delle associazioni produttive vibonese le potenzialità della regione di Dakhla anche alla luce di una burocrazia decisamente più snella rispetto a quella italiana che abbatterebbe le tempistiche di investimento.
Al riguardo, ogni operatore che fosse interessato ad investire in tale regione, sarebbe costantemente seguito da una struttura governativa creata ad hoc. Il Marocco – ha aggiunto l’esponente del Cre – rappresenta, dunque, la punta di diamante dell’Africa anche per via della sua vicinanza all’Europa e, in questo caso, all’Italia”.
Sotto l’aspetto della sicurezza, non certo secondario per chi fosse interessato ad avviare un’attività in loco, l’assessore Falduto ha riferito sulla folta presenza di forze dell’ordine, con l’istituzione diversi di check point: “E’ loro interesse – ha affermato riferendosi alle istituzioni locali – garantire che gli investitori non corrano rischi e al riguardo c’è da specificare che siamo in presenza di una delle poche nazioni africane con una solida stabilità istituzionale”.
Da parte sua, il presidente della Camera di Commercio, Falbo, ha mostrato particolare interesse per l’apertura di canali commerciali con il Regno del Marocco: “il Maghreb è una parte di territorio africano importante perché rappresenta quella porzione di continente più vicina all’Europa di cui dobbiamo assolutamente tener conto. E i Paesi di quest’area, in via di sviluppo, ci mettono nelle condizioni di capire come poter gestire le dinamiche democratiche. Non dimentichiamo che la popolazione africana è in forte crescita e quindi dobbiamo creare le condizioni per avviare canali di sviluppo con tali nazioni altrimenti c’è chi lo farà al nostro posto e questo non possiamo permettercelo”.
Falbo ha però chiesto chiarimenti sul quale sia “al momento la bilancia dei pagamenti con la nostra regione per capire le possibili interazioni da sviluppare al fine di individuare così le filiere più adeguate per consentire l’avvio di un interscambio commerciale”. Parole, queste, che hanno trovato la piena condivisione dei rappresentanti di Confindustria e Confcommercio.
La riunione si è quindi conclusa con la promessa di approfondire ulteriormente il discorso non escludendo, in futuro, la visita di una delegazione di soggetti produttivi del Vibonese proprio a Dakhla.