Codici: aumento pericoloso del cybercrime, necessario alzare la guardia
Con l’aumento degli attacchi informatici è necessario alzare la guardia. Questo il giudizio dell’associazione Codici in merito al recente rapporto della Polizia Postale sul cybercrime. In particolare, preoccupano i dati sulle frodi come phishing, smishing e vishing, che nel 2022 hanno fatto registrare un +9% rispetto al 2021 per quanto riguarda il numero di persone indagate.
“Le segnalazioni per questo genere di truffe sono quotidiane – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e questo, a nostro avviso, ha due spiegazioni. La prima è che i criminali sono sempre più abili nel mettere a punto le tecniche per rubare dati personali e bancari ai consumatori”.
“La seconda - prosegue - è che da parte dei consumatori serve uno sforzo ulteriore per essere ancora più attenti quando navigano su internet, quando ricevono alert via SMS o e-mail su presunti tentativi di frode. E questo vale anche per operazioni più semplici, come gli acquisti online. Negli ultimi anni abbiamo imparato a conoscere termini come phishing, smishing e vishing”.
“Comprendiamo – dice ancora il segretario - che quando si riceve un messaggio allarmistico, in cui ad esempio veniamo informati di un tentativo di accesso all’home banking, è facile andare nel panico. Anche perché spesso sono messaggi da ultimatum, una corsa contro il tempo per evitare il peggio. Per questo non perdiamo occasione di ripetere che non bisogna perdere la testa. È fondamentale mantenere la calma, contattare il proprio istituto per avere chiarimenti. I dati personali devono essere custoditi gelosamente”.
“C’è poi un’altra questione che merita attenzione. Le truffe informatiche avvengono anche sfruttando il settore finanziario. Ci riferiamo, in particolare, al trading online ed agli investimenti in criptovalute. Sembra un gioco da ragazzi, il guadagno è dato quasi per scontato. Non è così. Ripetiamo, massima attenzione. E se qualcosa non torna, se ci sono dubbi o sospetti, allora è bene fermarsi subito, segnalare e denunciare”, conclude Ivano Giacomelli.