Derby Crotone-Catanzaro, stop a tifosi giallorossi che avvertono autorità: “le aquile non saranno sole”

Catanzaro Sport
La trasferta a Lamezia del 1993

Si avvicina il derby calabrese si serie C, quello tra il Crotone e Catanzaro, che si disputerà il prossimo lunedì 13 marzo, alle 20.30, allo stadio Ezio Scida.

Un incontro a cui le autorità hanno vietato di assistere ai tifosi avversari, dopo le violenze avvenute all’andata dentro e fuori lo Stadio Ceravolo, con un ispettore della Digos che fu ferito (QUI) e una sassaiola contro i pullman pitagorici (QUI).

Una decisione, quella di impedire l’accesso dei supporter giallorossi, che non va giù al gruppo degli “Antichi Tessitori Vecchia Guardia Catanzaro” che hanno preso carta e penna e scritto una lettera aperta.

“Il tanto atteso incontro al vertice tra Catanzaro e Crotone è arrivato” scrivono i tifosi, che aggiungono: “Da parte pitagorica speravano in un distacco di soli tre punti per poter agganciare la capolista mentre i sostenitori giallorossi speravano in un distacco di almeno diciotto punti in modo da poter festeggiare la promozione allo Scida””.

“Nessuno, però, ha raggiunto l’obiettivo sperato. Quella di lunedì prossimo – proseguono quindi dalla Vecchia Guardia - è certamente una partita importante ma non fondamentale perché la matematica non sancirà alcun verdetto”.

Il gruppo quindi ha inteso porre alcune domande ai Questori, ai Prefetti ed ai Sindaci di Crotone e Catanzaro: “Il Casm da Roma - affermano - ha chiesto di vietare la trasferta ai tifosi del Catanzaro. Se non fossimo in democrazia sembrerebbe di stare in uno Stato di polizia”.

“Hanno fatto bene i tifosi del Lecce - ricordano ancora gli Antichi Tessitori - a ricorrere al Tar per non vedere violato un diritto sacrosanto così come stabilito dallo stesso Tribunale Amministrativo Regionale che ha ribaltato la decisione del Casm. Per lunedì prossimo si preannuncia uno scenario simile se Prefetti, Questori e i Sindaci non si riuniranno, magari anche con una delegazione di tifosi di entrambe le tifoserie, per ragionare e cercare la migliore soluzione possibile”.

“Anche perché - sostengono ancora i tifosi giallorossi - non è facile (anzi è impossibile) vietare questa trasferta ai tifosi del Catanzaro per una serie di ragioni” che poi elencano nella missiva.

“I sostenitori della squadra giallorossa spiegano quindi dalla Vecchia Guardia - sono radicati in quasi tutti i comuni della provincia di Crotone ma anche in altre province calabresi e certamente andranno serenamente allo stadio in tribuna e ai distinti”.

Secondo il gruppo, poi, i supporters giallorossi che vi sarebbero “nei comuni ubicati sul tragitto da percorrere per la trasferta come Botricello e Isola Capo Rizzuto stanno già organizzando la proiezione in piazza della partita” mentrediversi gruppi organizzati stanno valutando di partire per accompagnare la squadra alle porte di Crotone e guardare la partita su telefonini o in tv magari nei club del Catanzaro presenti a Isola Capo Rizzuto o a Steccato di Cutro”.

“Una parte dei gruppi più ‘caldi’ – scrivono ancora gli Antichi Tessitori - sta ipotizzando di effettuare la trasferta con barche e motoscafi” per cui in caso di una vittoria del Catanzaro sarebbe “facilmente prevedibile un assembramento di tantissimi tifosi nei pressi dell’aeroporto di Crotone per accogliere la squadra che, dopo una lunghissima attesa, si avvia verso la promozione diretta in serie B. Riteniamo che è una scelta difficile quella di Prefetti e Questori visto che ci sono anche due precedenti storici che riguardano la tifoseria catanzarese”.

I tifosi della squadra del capoluogo di regione, poi, ricordano come nel 1993 la Questura vietò la trasferta di Lamezia Terme, che fece annullare il treno speciale dei tifosi delle aquile “ma circa 1000 sostenitori giallorossi raggiunsero il campo di Lamezia a piedi facendo parlare del caso tutti i media nazionali e internazionali, fu il primo caso al mondo emulato anni dopo, ma con l'ausilio dei motorini, dai fiorentini ad Empoli”.

Così come quella del 2008 quando fu interdetta la trasferta a Cosenza e i tifosi del Catanzaro raggiunsero il San Vito con i deltaplani finendo, fatto anche questo che finì sui principali telegiornali italiani.

In un clima come quello attuale in cui il territorio calabrese e in particolare la costa crotonese sono finite, nostro malgrado, al centro dell’attenzione dei media di tutta Europa per la tragedia dei migranti (QUI) crediamo che difficilmente le due tifoserie si possano lasciare andare ad atti di violenza”, affermano.

“Per chi si occupa dell’ordine pubblico negli stadi dovrebbe essere facile capire che sarà più difficile la gestione delle tifoserie vietando la trasferta che, al contrario, permettere che la trasferta si svolga normalmente” sbottano infine gli Antichi Tessitori che chiedono quindi di poter avere la possibilità “di seguire la propria squadra del cuore allo "Scida" anche perché le aquile, indipendentemente dalle decisioni di Questori e Prefetti, non saranno sole.”