Cutro. Premio Tajani: si riparte il prossimo 8 giugno. Antonio Nicaso è il nuovo presidente

Crotone Tempo Libero
Antonio Nicaso

Lo storico delle mafie Antonio Nicaso ha assunto la presidenza del Premio nazionale Diego Tajani. Nicaso, storico delle organizzazioni criminali, è considerato uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta al mondo. Insegna storia sociale della criminalità organizzata alla Queen’s University, è autore di oltre 40 libri tra i quali best-seller internazionali, molti dei quali scritti insieme al magistrato Nicola Gratteri.

Lo rende noto il Centro Studi e Ricerche intitolato allo stesso Tajani, informando che la seconda edizione del Premio si terrà come sempre a Cutro, nel crotonese, il prossimo 8 giugno, anniversario della nascita del magistrato e statista di origini cutresi.

La kermesse prevede le sezioni Legalità, Mezzogiorno e Giovani. Nella prima edizione, il Premio è stato assegnato, per la sezione Legalità, al procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri e allo stesso Antonio Nicaso; per la sezione Mezzogiorno, al saggista Isaia Sales; per la sezione Giovani, alla giornalista Sara Manisera.

La manifestazione è promossa e organizzata dal Centro studi e ricerche Diego Tajani, associazione composta da un gruppo di studiosi e professionisti che intende promuovere la ricerca storiografica su Diego Tajani, nato a Cutro l’8 giugno 1827, valorizzarne l’opera e il pensiero, contribuire alla diffusione della cultura della legalità anche attraverso l’elaborazione di studi qualificati sul fenomeno mafioso e l’attivazione di laboratori aperti alla società.

Il Centro intende, inoltre, sostenere e promuovere la formazione di giovani e adulti facilitando lo sviluppo e la diffusione di valori e conoscenze, competenze e abilità utili a progettare e realizzare iniziative innovative in armonia con le qualità e le vocazioni del territorio e avviare collaborazioni istituzionali con le amministrazioni comunali di Cutro, Vietri sul Mare, dove sono le origini della famiglia Tajani, e Reggio Emilia, meta dell’esodo di migliaia di cutresi emigrati.