Stragi di Capaci e Via D’Amelio. Consegnato all’Arcivescovo di Crotone l’olio di Capaci
Questa mattina il Questore di Crotone, Marco Giambra, accompagnato dal Capo di Gabinetto Ugo Nicoletti e da una rappresentanza del personale della Questura, oltre che dal Cappellano della Polizia di Stato Mons. Ezio Limina, si è recato presso la sede dell’Arcivescovado, per un incontro con Mons. Angelo Raffaele Panzetta, Arcivescovo della Diocesi Crotone-Santa Severina.
Nella circostanza il Questore ha consegnato all’Arcivescovo una ampolla contenente l’olio prodotto dall’Associazione “Quarto Savona 15”, che prende il nome dalla sigla radio utilizzata dall’equipaggio di scorta al Giudice Giovanni Falcone.
L’iniziativa, dall’alto valore simbolico, che coinvolge tutte le Questure, si inserisce nell’ambito delle manifestazioni per ricordare le vittime della mafia nel 31° anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio.
Nel luogo dove avvenne l’attentato del 23 maggio 1992, vicino lo svincolo autostradale di Capaci, dove rimasero uccisi i tre agenti della scorta – Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo – ed i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, sorge un giardino dove sono piantati degli alberi di ulivo, ciascuno dedicato ad un esponente delle istituzioni caduto per mano mafiosa.
Anche quest’anno l’Associazione ha provveduto a raccogliere le olive prodotte dagli alberi, ricavandone l’olio donato quale segnale importante, affinché il frutto nato dalla terra bagnata dal sangue dei caduti nella lotta contro la mafia possa essere simbolo di redenzione per il territorio, rappresentando la vittoria del bene sul male.
L’olio verrà consacrato nel corso della Settimana Santa, ed utilizzato come olio santo per le celebrazioni liturgiche. L’Arcivescovo ha ringraziato il Questore per il pregiatissimo dono e, nel riceverlo, ha esternato il suo apprezzamento nonché la vicinanza a tutte le forze dell’ordine, ed in particolar modo alla Polizia di Stato, per l’impegno che quotidianamente profonde per la sicurezza dei cittadini.