Pasqua, l’arcivescovo Panzetta ricorda i fatti di Cutro: “Tragedia ancora in corso”
Tradizionale appuntamento con gli auguri di Pasqua dell’arcivescovo di Crotone e Santa Severina, monsignor Raffaele Angelo Panzetta, che oggi alle 12 nella sede della curia ha incontrato i giornalisti.
Nel suo discorso, l’arcivescovo ha ricordato che quest’anno saranno tre i tratti fondamentali della celebrazione della Pasqua nella diocesi: il ricordo della tragedia di Steccato di Cutro (QUI), le visite pastorali e l’anno sinoidale.
Per ciò che concerne il primo aspetto, monsignor Panzetta ha ricordato che la tragedia di Cutro è ancora in corso, visto che il continua ritrovamento dei cadaveri, fa sì che il tema ritorni sempre d’attualità. Ha evidenziato, poi, l’accoglienza mostrata dal popolo crotonese e calabrese, in questa circostanza, apprezzata anche da Papa Francesco, così come sottolineato durante la recente visita dei vescovi calabresi in Vaticano.
Ha auspicato che questa Pasqua sia l’occasione per i fedeli di diventare sempre più gente accogliente, perché “o siamo accoglienti o non siamo discepoli di Cristo” – ha rimarcato l’arcivescovo.
Dalle visite pastorali monsignor Panzetta ha evidenziato di aver trovato una fede ancora viva, anche nei giovani, dei catechisti e sacerdoti appassionati ed un’accoglienza “che riempie il cuore di gioia”.
Nel contempo, però, l’arcivescovo sottolinea di essere tornato dalle visite anche con la consapevolezza dei problemi che ci sono, e con interrogativi sul futuro in quest’epoca decisiva per il cristianesimo.
Infine, sull’anno sinoidale, che a suo dire è entrato nel vivo, ha evidenziato la necessità di far fronte alle divisioni esistenti e dare risposte concrete per evitare di correre il rischio “di diventare irrilevanti”.
Infine, l’arcivescovo Panzetta ha chiosato chiedendo per la Pasqua alla chiesa, ma anche a tutte le persone di buona volontà, di avere il diritto a sperare ma anche di essere seminatori di progetti di speranza per assicurare un futuro migkiore all’umanità.