Cgil, Turismo: il rapporto Inl racconta una Calabria totalmente irregolare
“È così devastante il dato emerso dai controlli effettuati dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro sulle aziende del settore turistico in italia (76% di irregolarità) che si fa fatica perfino a commentarlo. In Calabria ci sono addirittura province che segnano il 100% di irregolarità, come la Filcams Cgil Calabria ha denuncianto infinite volte, siamo alla giungla!”
È quanto afferma in una nota Giuseppe Valentino, Segretario generale della Filcams Cgil Calabria, nota in cui si domanda anche se “Si sveglierà questa politica sempre alla ricerca del miglior sponsor per promuovere le nostre meraviglie quando basterebbe partire dalle fondamenta (?) dal lavoro e dalla sua qualità, dal rispetto della dignità di chi nel turismo vuole lavorarci e costruire la sua professionalità ed il suo futuro”.
“Perché dovrebbe essere un’utopia formarsi e crescere in Calabria vivendo e lavorando tra le nostre meravigliose località a vocazione turistica?” si domanda allora Valentino per il quale “Lo è perché lavorare nel settore del turismo calabrese oggi significa fare la fame e massacrarsi, non avere orari e tempo libero nei mesi di alta stagione e rimanere a bocca asciutta già a settembre”.
Per questo come Filcams Cgil Calabria non ha esitato a criticare i provvedimenti che la Giunta Regionale, e in particolare l’assessorato al Turismo, hanno in questi anni definito per il settore; a partite dagli incentivi ed i ristori a pioggia, “dati senza alcun criterio etico che, dati alla mano, evidentemente e come avevamo previsto, sono andati ad aziende irregolari.
“Abbiamo perso il ciuccio ed il sapone insomma…”, sbotta Valentino, aggiungendo che è tempo di risposte, “di mettere mano ad un settore che non può vivere di offerte di lavoro un tanto al chilo sui social dove stanno crescendo episodi di vero e proprio caporalato digitale, occorrono risposte adeguate e norme certe per tutelare l’occupazione; così come abbiamo chiesto unitariamente in un recente incontro all’assessore al Lavoro, Giovanni Calabrese”.
“Abbiamo chiesto di limitare l’utilizzo dei fondi a pioggia e gli incentivi alle imprese nel nuovo bando che l’Assessorato al Lavoro sta preparando per le assunzioni stagionali nel Turismo e di indirizzarli alle imprese che rispettano i contratti ed i dipendenti; siamo stati rassicurati che le nostre istanze verranno prese in considerazione: dopo il report diffuso dall’INL ci aspettiamo una conferma immediata” prosegue.
Per Valentino, infine, è assolutamente urgente e non rinviabile definire un patto, un accordo tra le parti, che metta regole e dia prospettiva in termini di qualificazione al settore turistico calabrese. “Il turismo può e deve diventare un settore ad alta produzione ed occupabilità in Calabria, soprattutto se non si continuano a buttare a mare risorse ed opportunità”, conclude.