Mons. Parisi: primo anniversario da vescovo di Lamezia, un anno “a braccia aperte” verso la sua comunità
Esattamente un anno fa monsignor Serafino Parisi, 61 anni, originario di Santa Severina, nel crotonese, fu proclamato vescovo di Lamezia Terme da Papa Francesco (QUI): l’annuncio fu dato a mezzogiorno nella cattedrale del capoluogo pitagorico e contemporaneamente nel Duomo della città della Piana.
A dodici mesi da quell’evento, la Diocesi festeggia il suo pastore che all’epoca arrivò alla guida della chiesa Lametina “a braccia aperte” come ebbe a dire lo stesso vescovo, “per accogliervi e per dirvi che ci sarà spazio nella mia vita per voi tutti”, precisò promettendo di impegnare tutte le sue energie alla chiesa affidatagli.
E Parisi, come promesso, in questo primo anno di guida pastorale, non ha risparmiato energie per abbracciare l’intera diocesi, visitandola in ogni angolo: nelle parrocchie così come nelle associazioni del territorio, dalle scuole alle attività lavorativa, così come nelle strutture sanitarie pubbliche e private.
Un cammino spinto dalla fede che - come ha avuto modo di scrivere lo stesso presule - deve andare “oltre i formalismi ed il rischio di ridursi a pratiche esteriori”.
Una “formula” che per il vescovo deve essere una priorità della Chiesa diocesana da costruire insieme. Non a caso proprio durante la cerimonia di insediamento chiese chiaramente ai suoi fratelli nel sacerdozio, ai religiosi e ai diaconi, di affiancarlo “nell’opera di testimonianza del Vangelo”, invitandoli ad essere “le mie mani o la mia voce, ma a essere, con me, mani e voce di Cristo Risorto”.
Un invito esteso anche ai laici affinché allargassero anch’essi le proprie braccia “gli uni verso gli altri, per essere presenza viva del Vangelo”.