Teatro: a Palmi va in scena “Assassinio sul Nilo”, sul palco la “Great Talent”
La compagnia teatrale “Great Talent” scalda i motori. È tutto pronto, infatti, per un’intensa tre giorni di teatro che avrà luogo alla Casa della Cultura “Leonida Repaci” di Palmi con la rappresentazione “Assassinio sul Nilo” (Death on the Nile), ispirato all’omonimo film di Kenneth Branagh del 2022, tratto, a sua volta, dal romanzo “Poirot sul Nilo” di Agatha Christie del 1937.
Il gruppo, diretto dall’attore e regista Gianni Parrello, si esibirà in ben cinque spettacoli consecutivi: venerdì e sabato mattina per gli studenti degli Istituti d’Istruzione Superiore di secondo grado “Alvaro Einaudi” e “Nicola Pizi” di Palmi, “Severi” di Gioia Tauro e “Raffaele Piria” di Rosarno, e, a tal proposito, gli organizzatori ringraziano i dirigenti scolastici che hanno apprezzato e autorizzato la partecipazione dei ragazzi alla rappresentazione teatrale riconoscendo il valore formativo dell’iniziativa. Mentre venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 maggio, a partire dalle 21, per le autorità e la cittadinanza.
Per l’allestimento della rappresentazione l’ormai nota e storica compagnia teatrale, fondata a Palmi nel 1994, ha lavorato per otto lunghi mesi ed è servito un profondo adattamento dei dialoghi da parte dello stesso regista Parrello, l’innesto di due personaggi nuovi rispetto al film del 2022, ripresi da un’altra opera cinematografica del 1978, la costruzione di una grande e dettagliata scenografia riproducente il salone del battello a vapore “Karnak” (opera di maestranze locali), l’accurata scelta dei vestiti di scena per una fedele ambientazione nei primi anni ’60 del secolo scorso.
Importante anche il lavoro di esercitazione e formazione effettuato per mesi con un cast costituito da 15 attori: Simon Doyle (Domenico Latino), Linnet Ridgway (Eliana Ciappina), Jacqueline De Bellefort (Valentina Caratozzolo), Will Smith (Maurizio Colosi), il Colonello Race (Salvatore Repaci), Oliver Bouc (Domenico De Luca), Euphimia Bouc (Maria Luisa Lovecchio), Salome Otterbourne (Rosanna Cannizzaro), Rosalie Otterbourne (Lea Sprizzi), Andrew Katchadourian (Francesco Scozzarra), il dottor Windlesham (Vincenzo Versi), Louise Bourget (Laura Antonacci), Marie Van Schuyler (Francesca Morabito), Margaret Bowers (Luisa Anastasio) ed Hercule Poirot (interpretato da Gianni Parello). Le musiche rielaborate da Saverio Caminiti saranno curate da Alessio Surace.
Tutti gli appassionati del “genere giallo” e del Teatro d’autore potranno godere di una performance teatrale che promette di essere molto interessante.
Il giallo “Assassinio sul Nilo” sarà la terza rielaborazione di un’opera di Agatha Christie portata in scena dalla “Great Talent” dopo “Trappola per Topi” del 1994 e “Verso l’ora zero” nel 2011.
Nella sua attività trentennale la compagnia ha inoltre messo in scena decine di spettacoli. Fra i più recenti si ricordano: “Non ti pago” di Eduardo De Filippo (2021-2022); “La barba e la morte” di Leonida Repaci (2019); “L’eloquenza del silenzio” del giudice Rocco Cosentino (2018), “L’Angelo custode” di Alfred Savoir (2017); “La Locandiera” di Carlo Goldoni (2015); “Edipo Re” di Sofocle (2014); “Miseria e Nobiltà” di Eduardo Scarpetta (2013).
“Gli attori di Teatro, così come i musicisti, i ballerini, ma anche gli sportivi, e tutti coloro che devono affrontare una performance in cui sono impegnati - ha spiegato il regista Giovanni Parrello, che in teatro si fa chiamare Gianni - devono seguire un percorso di preparazione, ci sono delle regole da rispettare, ci sono delle tecniche da imparare. Nella recitazione non sono tanto i muscoli ad essere sollecitati ma soprattutto il cervello, occorre una grande concentrazione e stabilità mentale, occorre dare alle piccole cellule grigie tutto l’ossigeno del sangue e i minuti del proprio orologio”.
La respirazione diaframmatica, la concentrazione, l’articolazione delle parole, il cambio di tonalità, la modulazione della voce, la memorizzazione delle battute, sono solo alcuni elementi del repertorio di nozioni e metodi teatrali che, come rimarca Parrello, devono far parte del bagaglio tecnico di un attore.
“Andare in scena a recitare - aggiunge il regista palmese - può sembrare una cosa molto semplice ma non lo è, ci si arriva più o meno preparati e più o meno consapevoli del fatto che bisogna saper gestire le proprie emozioni e, soprattutto, bisogna riuscire a comunicarle agli spettatori, per catturare la loro attenzione e coinvolgerli nell’azione scenica: è proprio questa la magia del Teatro, il fatto che tutto avviene in maniera estemporanea, anche se pianificata, e che anche il pubblico in maniera indiretta partecipa attivamente alla rappresentazione teatrale. Non potrebbe esserci la rappresentazione teatrale - conclude Parrello - senza il pubblico che dà emozioni agli attori, così come gli attori danno emozioni al pubblico”.