Un’eccezionale storia di accoglienza, Mattarella premia Girifalco: da oggi è città

Catanzaro Attualità

Un’eccezionale storia di accoglienza, integrazione e inclusione premiata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella con un ambito titolo. Da oggi Girifalco non è più un semplice Comune della provincia di Catanzaro ma è una città. Il decreto che lo sancisce è stato consegnato questa mattina, venerdì 26 maggio, nelle mani del sindaco Pietrantonio Cristofaro dal prefetto di Catanzaro Enrico Ricci nel corso di una cerimonia alla quale ha preso parte anche il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro.

Girifalco ha meritato il titolo di città per la sua storia, per il suo patrimonio artistico e culturale, per il ruolo economico, agricolo, per i servizi che offre anche nel campo sanitario, oltre che per il valore dell’esperienza dell’ospedale psichiatrico in termini di accoglienza e di integrazione. Ringrazio il prefetto Ricci per l’impegno che ha consentito di ottenere questo risultato, e rivolgo ancora le mie congratulazioni a tutta l’Amministrazione comunale e all’intera comunità girifalcese cui sono molto legata”, ha affermato quest'ultima.

Vive congratulazioni sono state espresse dal prefetto Ricci che ha voluto sottolineare l’importanza del titolo di “città” conferito a riconoscimento dell’identità storica e culturale della comunità.

Sulla delibera di presentazione dell’istanza il prefetto ha dato parere favorevole il 9 febbraio scorso, dopo avere raccolto gli elementi informativi sia presso il Ministero della Cultura rispetto alle caratteristiche di pregio artistico, storico e culturale, sia presso la Camera di Commercio di Catanzaro rispetto alle attività produttive e commerciali. Il presidente della Repubblica ha quindi emesso il decreto di nomina su proposta del ministro dell’Interno.

L’amministrazione comunale festeggia, oggi, questo risultato con grande entusiasmo. Siamo grati – ha rimarcato il sindaco Cristofaro – a chi ci ha aiutato, il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro che, sin da subito, ha sposato la nostra sfida; il prefetto Enrico Ricci e gli uffici della Prefettura, l’assessore alla Cultura Elisabetta Sestito che ha avviato e seguito l’iter, l’intera amministrazione comunale e gli uffici comunali per il prezioso supporto. Il prestigioso riconoscimento ottenuto sarà festeggiato in un’apposita cerimonia in Municipio, alla presenza di tutte le autorità e della cittadinanza, appena saranno i completati i lavori di ristrutturazione dell’aula consiliare”.

A seguire la procedura amministrativa è stata l’assessore alla Cultura Elisa Sestito, artefice di una dettagliata relazione con la quale è stata documentata l’importanza assunta da Girifalco nel campo dei servizi, dell’istruzione, dello sport, nonché per la sua storia di accoglienza rappresentata dall’ospedale psichiatrico provinciale, istituito nel 1881 e divenuto uno dei più importanti del meridione d’Italia, tra i primi ad applicare la pratica dell' open Door, dell’integrazione sociale con l’intera comunità ospitante.

Un percorso partito proprio dall’archivio dell’ospedale psichiatrico dove sono ancora presenti oltre 17mila cartelle cliniche, arrivato, attraverso il contributo del sottosegretario Wanda Ferro, al Viminale con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha proposto al presidente Mattarella di conferire a Girifalco il titolo tanto agognato.

“Il nostro ringraziamento – afferma l’assessore Sestito – va al sottosegretario Wanda Ferro per il suo impegno politico e al Consiglio comunale di Girifalco che nel giugno del 2021 ha votato questa pratica all’unanimità. Il riconoscimento di città è quindi il successo di un’intera squadra e di un’intera comunità”.