Aggressione Ferrerio, Pg impugna proscioglimento dell’uomo del messaggio
La Procura generale di Catanzaro ha impugnato il proscioglimento di Alessandro Curto, il 32enne accusato di concorso anomalo in tentato omicidio relativamente al pestaggio di Davide Ferrerio (QUI), il 21enne bolognese che nella serata dell’11 agosto dell’anno scorso venne brutalmente pestato lungo una via del centro di Crotone e che da allora è in coma nell’ospedale del capoluogo emiliano.
Secondo il Pg Raffaela Sforza, Curto, col suo messaggio, avrebbe creato una “conditio sine qua non” affinché l’aggressione che si stava per compiere nei suoi confronti venisse allontanata da sé e fosse deviata verso un giovane con la camicia bianca.
Sempre secondo il procuratore generale, così facendo avrebbe esposto Ferrerio alla rabbia dei familiari della ragazza, di cui sarebbe stato consapevole e la sua condotta sarebbe stata decisiva nella determinazione dell’evento, prevedibile e evitabile.
Il 32enne, come ormai noto, sarebbe colui che avrebbe inviato il messaggio, indicando di indossare una maglietta bianca, che avrebbe causato lo scambio di persona culminato poi nella violenta aggressione di Davide da parte di Nicolò Passalacqua, condannato il 21 aprile scorso a 20 anni e quattro mesi di reclusione (QUI).
Il messaggio Curto lo inviò alla minorenne con cui avrebbe intrattenuto dei contatti via social e con cui la sera del tragico fatto avrebbe avuto un appuntamento; appuntamento a cui la giovane si presentò insieme alla madre e a Passalacqua, oltre che insieme ad altri familiari.
Madre e compagno della ragazza andranno anche loro a processo, proprio a giugno, con la contestazione di concorso anomalo in tentato omicidio. Per la giovanissima, invece, la vicenda si è chiusa davanti al tribunale per i minorenni con la messa alla prova.