Calpark, dipendenti senza stipendio da 18 mesi. Sigle: “non si può attendere oltre”
Da un anno e mezzo i quattro dipendenti del Parco Scientifico e Tecnologico della Calabria, il Calpark Società Consortile per Azioni, non ricevono lo stipendio.
Una crisi aziendale che perdura dal 2017 e che Umberto Calabrone della Fiom Cgil Calabria e Ciro Bacci della Fim Cisl regionale definiscono come “ormai paradossale, al limite dell’incredibile”, ricordando poi come le parti coinvolte nella gestione della crisi, ovvero l’Università della Calabria e la Regione Calabria, non siano riuscite ancora a trovare una soluzione.
Tra ottobre 2022 e febbraio scorso, presso la sede di Cosenza dell’Ispettorato del Lavoro, si sono svolti quattro incontri tra le parti che non hanno portato ad alcun risultato concreto.
Durante l’ultimo, tenutosi il 10 febbraio, Alessandro Zanfino, presidente di Fincalabra e Filippo Pietropaolo, assessore all’Organizzazione Risorse Umane e alla Transizione digitale della Regione Calabria, intervenuto in nome e per conto del presidente della Regione Roberto Occhiuto, hanno dichiarato congiuntamente e fatto mettere a verbale di valutare “la possibilità di includere Calpark (PST della Calabria) in un progetto più ampio” assumendo “l’impegno di verificare insieme ai soci le modalità più veloci ed efficaci per risolvere parzialmente o totalmente le problematiche salariali dei lavoratori”.
“Il progetto di risanamento - sbottano però Calabrone e Bacci - non è stato mai avviato, ostacolato dal fuoco di sbarramento messo in atto dall’attuale governance dell’Università della Calabria che, con un atteggiamento irrispettoso e quasi di sfida, è sorda a qualunque richiesta di assunzione di responsabilità”.
“Quanto ancora le Istituzioni pubbliche ritengono che si debba far finta di nulla? A quale punto si vuol portare la rabbia e la disperazione delle lavoratrici e dei lavoratori?” si domandano quindi i due sindacalisti rammentando che “in questa vicenda è in gioco la dignità di tutti, dei lavoratori e delle stesse istituzioni ed è più che mai urgente che chi deve fare la propria parte, di quella dignità abbia finalmente un sussulto”.
Il sindacato rinnova quindi la sua vicinanza al fianco dei lavoratori di Calpark in questa battaglia e ritiene che non si possa più attendere oltre: “bisogna smetterla di scaricare la crisi di Calpark sulle spalle dei soli dipendenti e agire in tempi strettissimi e a tutti i livelli possibili per cercare di risolvere le difficoltà oggettive create da chi ha governato il Parco in questi anni di crisi” dicono i referenti Fiom e Fim.
“Le organizzazioni - proseguono - hanno fin qui mostrato disponibilità e hanno atteso che le Istituzioni coinvolte trovassero una soluzione degna. Tutto ciò non è avvenuto, nonostante le dichiarazioni di impegno assunte davanti al funzionario dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cosenza”.
“Non permetteremo più disattenzioni e strumentalizzazioni da parte di nessuno, tantomeno che si continui a giocare, irresponsabilmente, sulla pelle di quattro lavoratori che, della crisi, non hanno responsabilità alcuna” concludono Calabrone e Bacci