Cosenza domani: incapacità di Perugini ad amministrare le risorse comunali
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma di Ferdinando Gualtieri (Cosenza domani):
“Ci risiamo. Dopo l’ordinanza “urgente” emessa per mettere fine alla situazione di “diffuso degrado sull’intero territorio comunale causato dal mancato espletamento dei servizi minimi essenziali consistenti – udite! udite! – tra le altre cose, nel taglio dei polloni degli alberi” il sindaco Perugini assume per due settimane 15 persone esterne al pur cospicuo bacino dei dipendenti comunali, per espletare questi servizi. A parte l’ovvia critica sui polloni e l’impellente urgenza di tagliarli, ciò che più stupisce dell’atteggiamento di Perugini è la sua incapacità – grave, vista la carica ricoperta – di amministrare le risorse comunali. Qualche esempio: la città viene letteralmente sommersa da cumuli di rifiuti alti un metro e mezzo? Bazzecole: per il sindaco lavoratore, chi viene a Cosenza “rimane con un bel ricordo”. Il settore Cultura viene falcidiato da tagli che mettono a serio rischio la sua stessa esistenza? Nessun problema, Perugini ha pensato anche a questo: paga 600mila euro per Battiato e i suoi ologrammi. Le cooperative si avviano verso una lenta ma inesorabile decadenza? Vallecrati S.p.A. fallisce lasciando dipendenti in mobilità a percepire il minimo dello stipendio per anni? Lasciate fare a Perugini che, non contento del perenne stato d’agitazione in cui versano i suoi lavoratori, dà disposizioni per assumere altri 15 operai per lavori di manutenzione che avrebbero potuto essere utilmente realizzati da quei dipendenti comunali sottopagati, umiliati e mortificati da chi si ricorda di loro solo quando c’è da votare”.
Le opinioni ed i commenti riportati nel comunicato stampa pubblicato in questa pagina nel pieno rispetto del diritto di cronaca, possono contenere opinioni e considerazione personali che non vincolano in nessun modo la linea editoriale della nostra testata la quale, non entrando nel merito delle vicende, si dissocia da una eventuale diatriba fra le parti e lascia ogni responsabilità – per quanto in esso contenuto – all’autore del testo.