Turismo sostenibile. Prsts, Bruni (Pd): “Bene definizione obiettivi, ma il Piano è lacunoso”
“Il Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile (PRSTS) andrebbe costruito a seguito di un’attenta concertazione, di un adeguato coinvolgimento delle parti sociali e di un impianto plurisettoriale che tenga conto delle esigenze delle imprese e dei lavoratori, secondo una visione sempre più internazionale.”
Se ne dice certa Amalia Bruni, del Pd, Vicepresidente della Commissione Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative in Consiglio Regionale, per la quale quello approvato nella massima assise regionale, per il triennio 2023/2025, e predisposto dalla Giunta, si sarebbe invece “estremamente lacunoso da questo punto di vista”.
Per la rappresentante dell’opposizione il “cambio di passo” proposto dal Piano – mirato a valorizzare e integrare in un’ottica turistica il patrimonio culturale, naturale, paesaggistico e territoriale della Calabria, garantendone una fruizione sostenibile, accessibile e responsabile – rileverebbe delle criticità che non consentirebbero una reale ottimizzazione di obiettivi e proposte.
“In primis - spiega Bruni - il fatto che le organizzazioni sindacali del settore non siano state coinvolte nella stesura del Piano, pur trattandosi di importanti stakeholder con un ruolo attivo in tutte le attività che permeano il settore del turismo e con una precisa cognizione delle criticità che andrebbero affrontate. Prima dell’Assemblea regionale, ho avuto un proficuo incontro con i delegati di Filcams CGIL Calabria che hanno espresso le mie stesse perplessità sulla proposta della Giunta”.
Sempre secondo la consigliera, il Piano avrebbe dovuto anche garantire un’analisi dei dati completa e relativa alla tipologia di strutture nella nostra regione oltre che alle presenze turistiche suddivise per aree, assicurando tra l’altro un’equa redistribuzione di un reddito turistico per la comunità locale e il controllo dell’aumento dei prezzi nelle località turistiche per affitti, parcheggi e beni di prima necessità.
Sarebbe poi manchevole di appropriate linee di indirizzo e di strategia che garantiscano una proposta partecipata, completa e programmatica.
“Come rimarcato in Consiglio regionale - prosegue - all’interno del documento non si evidenziano né la valorizzazione di alcune specifiche risorse del turismo calabrese - tra cui il turismo termale, patrimonio straordinario non sfruttato e non valorizzato - né indicazioni relative alle azioni che la Giunta regionale intende porre in essere in materia di transizione ambientale e digitale”.
Bruni, quindi, si augura che il Governo calabrese avvii azioni finalizzate a un turismo “in grado di fornire un concreto valore aggiunto al territorio puntando su una sostenibilità economica, culturale e sociale in linea con la strategia europea e, soprattutto, secondo una visione internazionale di sviluppo.”