Falsi braccianti denunciati dalla Gdf nel reggino
Gli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno denunciato alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, il titolare di un'azienda agricola e 25 dipendenti della stessa, per il reato di truffa aggravata in danno dello Stato. Il sistema di frode posto in essere, molto diffuso nel territorio reggino, era basato sulla creazione di un'impresa agricola ad hoc ed attiva solo sulla carta. Dopo aver curato le incombenze burocratiche rituali (apertura partita IVA, affitto dei terreni, comunicazioni dati all'I.N.P.S.) avrebbe proceduto all'assunzione fittizia dei braccianti agricoli. Il meccanismo di truffa si e' concretizzato con la presentazione all'INps della falsa documentazione relativa a rapporti di lavoro agricolo fittizi in modo da trarre in inganno il predetto ente ed ottenere così a favore dei falsi braccianti l'erogazione della indennità di disoccupazione agricola, di maternità e la copertura a fini pensionistici. Le indagini condotte hanno permesso anche di accertare l'indebita percezione di contributi a vario titolo per complessivi 130.000 euro e la contestazione di violazioni fiscali inerenti agli obblighi del sostituto d'imposta.