Autorità portuale dello Stretto, finanziato il recupero del porto di Saline Joniche

Reggio Calabria Infrastrutture

L’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto prosegue con la sua attività di programmazione e infrastrutturazione dei porti amministrati sia sul versante siciliano che su quello calabrese.

Il Comitato di Gestione dell’Autorità, nella riunione del 26 giugno scorso, ha adottato fra l’altro la proposta di Adeguamento Tecnico Funzionale per il parziale ripristino dell’operatività del porto di Saline Joniche, nel reggino.

L’intervento, dell’importo stimato di circa 10 milioni di euro, scaturisce dagli studi ed approfondimenti tecnici avviati dall’AdSP con il supporto dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria sin dalla consegna dell’infrastruttura, avvenuta circa un anno fa e ha l’obiettivo di consentire l’avvio del recupero della struttura non utilizzabile da oltre dieci anni.

Il porto di Saline, infatti, realizzato nei primi anni ’80 a servizio del retrostante impianto industriale, ha subito nel corso degli anni un continuo processo di insabbiamento e un ammaloramento gravissimo delle banchine con crolli ripetuti, fino al collasso strutturale della testata del molo di sopraflutto che ha causato la chiusura totale dell’imboccatura.

Il progetto, che sarà inviato al Consiglio Superiore dei Lavori pubblici per la sua approvazione, prevede innanzitutto il dragaggio di parte del bacino portuale per ripristinare parzialmente il canale di accesso e l’imboccatura portuale con la riapertura per circa 50 metri ed un pescaggio sufficiente per assicurare il transito in sicurezza di piccole imbarcazioni per la pesca, il diporto e servizi che potranno essere ormeggiate a ridosso della diga che non ha subito danneggiamenti.

Si procederà inoltre alla ricostruzione della testata del molo di sopraflutto e alla collocazione di un apposito fanale di segnalazione. Per bloccare il trasporto di materiale solido che causa l’insabbiamento dell’imboccatura portuale sarà infine realizzato con massi artificiali in calcestruzzo un pennello “trappola” che consentirà una gestione programmata dei sedimenti.