Nuovi avvistamenti del pesce scoprione nei mari della Calabria

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Un pesce scorpione (foto: CNR)

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha confermato (QUI), nei giorni scorsi, la sempre più frequente presenza del pesce scorpione nelle acque calabresi. L'ultimo esemplare è stato catturato poco a largo di Le Castella, nel crotonese, a circa 24 metri di profondità, mentre nelle settimane scorse un altro esemplare era stato avvistato e fotografato mentre esplorava i fondali di Gioiosa Ionica, nel reggino.

Il Pterois miles è un pesce appartenente alla famiglia degli scorfani, e vivrebbe prevalentemente nell'Oceano Indiano. Tuttavia, a causa della migrazione lessepsiana, è sempre più frequente osservarlo in mari in via di tropicalizzazione, come il Mediterraneo, dove venne rinvenuto per la prima volta nel 1992.

Per quanto riguarda l'Italia, invece, venne individuato per la prima volta nel 2016 al largo delle coste della Sicilia. Da li si sarebbe poi esteso fino ad occupare il Mar Jonio: si tratta di una specie estremamente invasiva, in grado di espandersi rapidamente coprendo vasti territori nel giro di pochi anni.

Il CNR ha confermato gli avvistamenti, prontamente segnalati dalla Guardia Costiera allertata dai bagnanti e dai pescatori. La ricerca di questi pesci rientra nella campagna AlienFish, anche per via della pericolosità del pesce scorpione: nonostante sia commestibile, i suoi aculei sono velenosi e potenzialmente mortali per chi venisse accidentalmente punto.

Viene dunque raccomandata la massima attenzione nei luoghi dove si sono verificati gli avvistamenti.