Aggredita e palpeggiata nell’androne del palazzo, fermati due stranieri
Un 41enne algerino e un 33enne tunisino, sono stati fermati dalla polizia di Reggio Calabria essendo ritenuti responsabili dei reati di violenza sessuale e tentata rapina aggravata in concorso.
Tutto parte da un intervento delle Volanti dopo una richiesta di aiuto giunta la 113 da parte di una donna riferendo di un’aggressione subita, poco prima, nell’androne del suo palazzo, da parte di due stranieri, uno dei quali a lei noto.
Secondo il racconto della vittima i due l’avrebbero strattonata e palpata nelle parti intime, cercando di farla entrare in un appartamento a piano terra e tentando di impossessarsi anche del denaro che aveva con se.
La donna sarebbe riuscita, fortunatamente, a divincolarsi ed a rifugiarsi nel palazzo accanto e a chiedere aiuto alla Polizia. Due pattuglie sono giunte subito sul posto ed hanno individuato uno dei presunti aggressori, l’algerino, mentre l’operatore della Sala Operativa è restato costantemente in contatto con la donna che, in comprensivo stato di agitazione, era rimasta nascosta nei locali del palazzo in cui si era rifugiata.
Il fermato, persona conosciuta agli agenti perché pregiudicato e indagato per vari reati, tra cui anche la violenza sessuale aggravata, è stato riconosciuto dalla vittime come uno dei due aggressori ed è stato arrestato in flagranza.
La vittima è stata visitata e curata dal personale Suem del 118 per varie escoriazioni che aveva alle braccia, al collo, alla schiena e sul petto e poi è stata riaccompagnata a casa da due agenti delle Volanti.
Questi ultimi notando qualcosa di anomalo all’ingresso dell’abitazione dell’arrestato, sono entrati nell’appartamento e hanno fermato il tunisino che è stato riconosciuto dalla vittima come il complice nelle violenze subite e che è finito in carcere.