Perseguitata e minacciata dall’ex compagno: in manette 38enne
Nel pomeriggio di ieri, personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto un uomo di 38 anni residente nel cosentino, con l'accusa di maltrattamenti e stalking nei confronti di una sua ex fidanzata. Nei primi giorni del mese di luglio, infatti, una donna ormai esasperata e terrorizzata dall'indagato si è presentata presso gli Uffici della Squadra Mobile della Questura di Cosenza, decisa a raccontare ai poliziotti il dramma che stava da tempo vivendo e subendo.
La donna, visibilmente intimorita e preoccupata, avrebbe raccontato agli operatori di Polizia di avere intrattenuto con l’uomo una relazione sentimentale definita dalla stessa "complicata", nata prima come clandestina poi trasformatasi in frequentazione assidua e stabile. I maltrattamenti sarebbero iniziati nel mese di dicembre del 2018 per poi proseguire fino alla rottura dei rapporti, avvenuta nell’aprile del 2021. Fatti gravi caratterizzati da violenze fisiche e verbali che non si sarebbero interrotti neppure durante lo stato di gravidanza della vittima.
Una vita resa impossibile in cui la malcapitata è stata costretta a subire minacce, anche di morte, e privazioni di ogni sorta, come ad esempio frequentare amici, andare in palestra o vestirsi liberamente, il telefono era continuamente controllato così come lo erano i social frequentati dalla donna. Neanche la fine della relazione aveva concesso una tregua alla donna, costretta a subire le condotte vessatorie del suo ex. Diversi sono gli episodi, segnalati e documentati dalla vittima, delle continue aggressioni fisiche e verbali, delle numerosissime telefonate a qualsiasi ora del giorno e della notte o citofonate presso la propria abitazione, dei danneggiamenti alla propria autovettura, violenze spesso intervenute anche alla presenza di minori, figli della vittima.
Condotte perduranti nel tempo che hanno cagionato nella vittima un grave stato d’ansia e di paura nonché un fondato timore per la propria incolumità, tanto da costringerla a cambiare abitudini di vita e a trasferirsi dalla madre. L’attività d’indagine, avviata a seguito della denuncia della donna, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, ha consentito di accertare i reati contestati e di assicurare l’uomo alla giustizia che è stato posto agli arresti domiciliari.