Nomi e interessi delle lobby delle armi: esperti a confronto su globalismo e conflitti
“Una Sovrana Patria del Mediterraneo. Tra globalismo, conflitti e mondo multipolare”. Questo il tema dell'incontro pubblico organizzato da Cantiere Laboratorio/Gioventù Controcorrente, che si terrà sabato 26 agosto, alle 18, a “Casa Mastroianni”, in via S. Rocco 19 a Sambiase (Lamezia Terme).
Presenterà ed introdurrà Vittorio Gigliotti, presidente del sodalizio organizzatore e dell'Osservatorio sulle Comunità Cristiane in Medio Oriente, al quale seguiranno gli interventi di Fabio Filomeni, Ten. Colonnello delle Forze Speciali dell'Esercito Italiano, esperto di intelligence e antiterrorismo, autore, tra gli altri, del libro "Morire per la Nato?"; Tiziano Ciocchetti, Analista Militare e Responsabile Area Mondo Militare Difesa online; in collegamento Corrado Corradi, autore, già Colonnello di "”rganismi Informazione e Sicurezza Militare”, nonché esperto di geopolitica, mondo arabo ed Islam.
“Attraverso gli interventi dei relatori – spiega Vittorio Gigliotti - verranno portati alla luce nomi e interessi delle lobby delle armi e quelle dei conflitti, i nuovi assetti politici e strategici in Medio Oriente ed Africa. Si parlerà del conflitto in Ucraina, del ruolo della NATO, dell'ascesa di una visione del mondo alternativa a quella unipolare a guida statunitense”.
“Il tutto – aggiunge - nella prospettiva di un’Italia veramente sovrana e protagonista nel Mediterraneo, sia dal punto di vista strategico che economico e commerciale; una Patria liberata dal "cappio" del "partito americano", che va da destra a sinistra, e di una politica asservita al diktat globalista che nulla ha più a che fare con il popolo Italiano ed alle sue aspirazioni”.
“Un incontro da non perdere per sapere ciò che i media non dicono e comprendere il meccanismo perverso della disinformazione e manipolazione delle coscienze reagendo, con una corretta informazione, con buonsenso e intelligenza, al tentativo subdolo di cancellare la nostra identità storica, culturale e il patrimonio spirituale della nostra tradizione” conclude Gigliotti.