Cosenza, al via la kermesse del “Maggio della Bandiera”
Interamente dedicato alla cultura (… e alla bandiera) il maggio moranese. Si comincia sabato 14 con “La Nuit europeenne des Musées”, manifestazione ideata dal Ministero della Cultura francese e patrocinata dal Consiglio d’Europa, giunta alla terza edizione, alla quale l’amministrazione comunale aderisce con iniziative proprie. Nella fattispecie il carnet ufficiale prevede: il raduno nel Chiostro di San Bernardino alle ore 20.00, quindi la passeggiata itinerante per le gallerie cittadine e l’approdo verso le 22.00 - dopo aver attraversato le stradine del borgo antico, con le diverse attività commerciali per l’occasione aperte in notturna e segnalate in un apposito pieghevole che verrà distribuito ai visitatori - al museo di Storia della Pastorizia e dell’Agricoltura. Quivi si potranno visitare i rinomati padiglioni espostivi, ascoltare buona musica gustando prodotti della tradizione gastronomica locale. Insomma una sorta di notte bianca in chiave culturale.
E sempre sabato 14, e fino al 31, tutti i giorni dalle 18.00 alle 20,30 nel complesso monastico bernadiniano, altro appuntamento da non perdere: inaugurazione della mostra itinerante su Garibaldi: “Tra mito e realtà: i calabresi che fecero l’Unità d’Italia”.
Con apparente volo pindarico, ma tuttavia perfettamente in linea con lo spirito che anima l’intera programmazione del periodo pre-estivo, saltiamo al vespro di giovedì 19: alle 20.00, offerta del cero da parte della comunità al santo patrono, Bernardino da Siena. Seguirà alle 21.30 lo spettacolo teatrale “I racconti di un pellegrino russo”.
Dal 20 al 22 la tregiorni dedicata alla festa della bandiera, gravida di motivi e richiami altamente patriottici, reminiscenze di un lontanissimo frangente in cui – lo dice la storiografia – la Calabria sottoposta alla tirannide saracena guerreggiava nel difficile tentativo di ricusare lo spietato oppressore. Molti centri capitolarono disastrosamente, migliaia di uomini perirono sotto le taglienti scimitarre arabe e nulla poterono contro un nemico meglio organizzato ed eccitato da riprovevoli sentimenti. Dove altri fallirono riuscì Morano, i cui prodi combattenti sconfissero i mori a Petrafocu (insieme a Moranello e Sant’Angelo, uno dei tre borghi dipendenti, individuato nella zona rurale a sudest dell’abitato).
La festa è pertanto una suggestiva rievocazione di un episodio, collocabile nel IX secolo d.C., quanto mai prossima ai valori di libertà e sovrapponibile, per certi versi, alle battaglie risorgimentali, «voluta – lo sottolinea l’assessore alla Cultura Rosanna Voto - per stimolare la riflessione e la conoscenza delle proprie radici e per rinvigorire il tessuto sociale e produttivo mediante la valorizzazione delle emergenze locali e il potenziamento dei fattori attrattivi. Il tutto – osserva la Voto – nel duplice intento di destagionalizzare l’offerta intercettando flussi turistici di qualità, capaci di ridare slancio al territorio e affrancarlo dai limiti derivanti da una ridotta e limitata temporalità degli eventi; e al contempo riscoprire la ricchezza dei rapporti umani che sovrintendono all’armonia del vivere comune e all’integrazione tra popoli e culture».
La proposta, approntata dal Comune e dalla Pro-Loco moranese, gode del patrocinio della Regione Calabria, della Provincia di Cosenza e del Parco Nazionale del Pollino, e si può così ricapitolare:
- Venerdì 20. Alle 17.30 Concelebrazione Eucaristica e cerimonia di consegna delle chiavi da parte del Sindaco al santo Patrono. Segue processione per le strade del paese. Alle 20.30, sagra della frittella; mercato, Fiera di San Bernardino, botteghe e stand allestiti tra Piazza Castello e immediate adiacenze, via Vigna della Signora e Piazza Maddalena.
- Sabato 21. Alle 19.00, nel Chiostro di San Bernardino, colloquio comunale del Seggio dell’Universitas di Morano e investitura del Mastro Giurato, Magistri Mercato. Alle 20, l’apertura della fiera, botteghe, stand e osterie.
- Domenica 22. Alle 10.00, “il tamburo regio batte lo scaramuzzo”; ore 17.30, da Largo San Pietro avvio del corteo del Mastro Giurato verso il redivivo maniero medievale per l’incontro con il castellano: stipula dell’Istrumento, alla presenza di testimoni, notaro e giudici, e consegna dell’antica bandiera “Arma Murani”. Alle 21.00 il Mastro Giurato raggiunge il “Forno” e inalbera il vessillo. E… scoppia la festa popolare.
Ma non finisce qui: domenica 29, all’auditorium comunale il gruppo folk “Coro del Pollino” presenta: “La piazzetta dei sogni… Fattareddri paiseni” – del compianto Rocco Cosenza.