Processo Basso Profilo. Appello: pena ridotta per Talarico, assolto notaio Guglielmo
La Corte d’Appello di Catanzaro ha riqualificato in corruzione elettorale il reato contestato all’ex assessore regionale Franco Talarico che si è così visto ridurre la pena inflittagli in primo grado (QUI) che da oltre 5 anni di reclusione passa ad un anno e quattro mesi.
I giudici hanno anche confermato l’assoluzione, già decisa in primo grado, nello stesso processo, nei confronti del notaio di Catanzaro Rocco Guglielmo (60 anni), accusato di falsità ideologica e trasferimento fraudolento di valori.
Talarico, 56 anni, già segretario regionale dell'Udc, era difatti imputato per scambio elettorale politico-mafioso nel processo scatuito dall’inchiesta Basso profilo (QUI).
L’ipotesi degli inquirenti è che l’ex assessore al bilancio della Regione Calabria, alle elezioni del 2018 abbia stipulato un presunto “patto di scambio” insieme ad altre quattro persone, anch’esse alla sbatta nello stesso processo, ma con rito ordinario: si tratta in particolare dell’imprenditore Antonio Gallo, dell’ex consigliere di minoranza al Comune di Catanzaro Tommaso Brutto, del figlio di quest’ultimo e già assessore comunale a Simeri Crichi, Saverio Brutto, del consulente aziendale Natale Errigo, e del titolare di un’impresa di pulizie con commesse in enti pubblici, Antonino Pirrello.
L’accordo sarebbe consistito nella promessa di “entrature” per ottenere appalti per la fornitura di prodotti antinfortunistici e banditi da enti pubblici e società in house, grazie alla mediazione dell’europarlamentare e segretario dell’Udc, in cambio della promessa di un “pacchetto” di voti.
Sempre secondo gli inquirenti Talarico e i due politici locali, avrebbero guardato a Gallo come ad un imprenditore di loro riferimento per l’aggiudicazione di grossi appalti per i quali il loro guadagno sarebbe consistito in una provvigione del 5%.