Festival d’autunno, questa sera taglio del nastro della mostra itinerante su Corso Mazzini

Catanzaro Tempo Libero

«Sono felice di essere qui, inserito in uno di quei festival in Italia che porta grandi nomi e tanta musica, svolgendo un ruolo davvero importante». È con queste parole che ieri sera Remo Anzovino ha salutato il pubblico del XX Festival d’autunno che ha letteralmente riempito in ogni angolo il chiostro del San Giovanni. “Don’t forget to fly”, il concerto del compositore e pianista “emozionale”, ha aperto con la migliore delle sue vesti la sessione catanzarese della kermesse ideata e diretta da Antonietta Santacroce che fino al 21 settembre ospiterà ogni sera uno spettacolo diverso il Complesso monumentale. «È un mondo più incerto rispetto a qualche anno fa – ha detto Anzovino ai presenti nel corso del concerto, illustrando il perché non bisogna “dimenticare di volare” che suggerisce il titolo del suo ultimo album -. Ho avuto la sensazione che in questa incertezza fossimo diventati uccelli che avevano appeso le loro ali a un chiodo. E invece credo che gli esseri umani siano progettati per sognare».

Archiviato il successo e il sogno della serata di ieri, il XX Festival d’autunno si appresta oggi a vivere un altro momento cruciale della sua programmazione: questa sera a partire proprio da piazza Garibaldi dove sorge il Complesso San Giovanni, sarà inaugurata la mostra itinerante del ventennale del Festival, ideata e fortemente voluta dal direttore artistico Antonietta Santacroce e organizzata con la collaborazione dell’Accademia di Belle arti di Catanzaro. Ad illustrare il progetto è stato ieri pomeriggio proprio il direttore artistico Santacroce con una conferenza cui hanno partecipato oltre all’Aba anche l’Amministrazione comunale, che per l’occasione chiuderà il corso trasformandolo in isola pedonale, e l’Università Magna Graecia, che con la Scuola di alta formazione utilizza i locali presenti al piano terra del San Giovanni.

La realizzazione della mostra, con la fattiva collaborazione di Alfonsa Trapasso e Giacomo Borrino, ha infatti comportato il coinvolgimento di più attori, primi fra tutti gli esercenti di Corso Mazzini, che saranno invasi dal magenta, il colore scelto per quest’anno dal Festival, la cui immagine, e anche quella della mostra, è curata dallo Studio Grafico Giovanni Audino: in 26 degli esercizi commerciali presenti sulla centralissima arteria cittadina, contrassegnati ospiteranno nelle loro vetrine – in base anche alle loro grandezze – le fotografie degli appuntamenti più importanti proposti dal Festival in questi venti anni, realizzate dallo Studio fotografico Monteverde, ed in dieci ci saranno anche alcune opere dei docenti dell’Accademia di Belle Arti, ispirate al Festival d’autunno. «I negozi che partecipano all’iniziativa sono quelli che vanno dal Complesso San Giovanni fino al Teatro Politeama, luogo simbolo dei concerti del Festival», ha detto Antonietta Santacroce. «L’obiettivo del Festival è stato da sempre di invadere positivamente la città con la musica e l’arte – ha aggiunto il direttore artistico -, ma allo stesso tempo dare anche un sostegno economico alle attività della città. Credo sia la prima volta che la prima volta che si realizza una tale sinergia tra una manifestazione privata, gli enti pubblici e enti di formazione, ed operatori economici. Proprio per questo motivo abbiamo voluto festeggiare un compleanno così importante insieme alla città, in maniera corale e allo stesso tempo popolare, perché il Festival d’autunno appartiene a Catanzaro».

Con taglio del nastro alle ore 18 in piazza Garibaldi, il percorso fino al Teatro Politeama sarà seguito dalla street band Ottopiù, la cui energia invaderà letteralmente Corso Mazzini. In esposizione, come illustrato dai docenti Maria Saveria Ruga, Giuseppe Negro e Tommaso Palaia, ci saranno le opere di Antonio Affidato, Caterina Arcuri, Giuseppe Negro, Giuseppe Spatola, Giuseppe Guerrisi, Tommaso Palaia e Claudia Giannuli e dalle studentesse Eva Fruci, Giorgia Saporito e Marta Critelli: per una migliore fruizione è stato anche realizzato un apposito qr code che servirà a fornire agli avventori una mappatura completa delle esposizioni.

«Nell’anno in cui l’Aba di Catanzaro festeggia i suoi primi 50 anni di attività – ha detto in conferenza il suo direttore, da poco confermato al vertice dell’Accademia, Virgilio Piccari -, questa iniziativa si inserisce perfettamente nel solco di quelle iniziative che fin qui abbiamo realizzato per “contaminare” di arte e bellezza il territorio, per aprirci alla città».

«Questa struttura è centralissima, è l’ombelico della città e il Festival è un fiore all’occhiello», ha detto Stefano Alcaro, direttore della Scuola di alta formazione dell’Umg, riferito al San Giovanni, prima di soffermarsi sulle possibili interazioni con l’Accademia, oltre che sul rilancio dei Patti territoriali dell’alta formazione.

«Iniziative come queste – ha sottolineato l’assessore al Turismo Antonio Borellisono da prendere come spunto e confermano la bontà delle idee che già stiamo per mettere in campo nel centro storico e, un giorno, nella Catanzaro sotterranea. Il connubio con le attività commerciali fa ben sperare proprio nella prospettiva di quel rinnovamento del centro storico di cui tanto si parla».

«Venti anni fa ero proiettato altrove, non pensavo neanche di tornare a Catanzaro – ha concluso il primo cittadino Nicola Fiorita, in riferimento al compleanno della “creatura” di Antonietta Santacroce -. Per venti anni il Festival d’autunno ha seminato bellezza e cultura, e l’idea di festeggiare con la città è la migliore che si potesse avere. È una giornata che aspetto con curiosità: è un grande esperimento di ciò che vogliamo e stiamo pensando per il corso, ci anticipa in qualche modo». «Mi piace pensare a questo weekend che sarà pieno di iniziative nel centro storico- ha aggiunto il sindaco Fiorita -. Dobbiamo adesso fare capire che si può venire a Catanzaro e godere di tutto questo, esportiamo l’idea di vivere una città bella, piena di cose da fare».

Nell’occasione, sono stati anche illustrati gli appuntamenti del festival delle prossime settimane, quando al San Giovanni si alterneranno spettacoli di danza – con la giovane compagnia siciliana Ocram (17 settembre) -, la musica classica del Trio Fonè e il suo concerto “Les chemins de l’amour” (19 settembre), e poi ancora Jazz con il Paolo Di Sabatino trio (20 settembre), la lirica con il galà d’opera “L’amore negato” (21 settembre), il concerto della vincitrice del talent “Next Music Generation” (18 settembre), Januaria Carito, grintosa rocker che suonerà al San Giovanni insieme al duo Vivì, che aprirà il concerto, vincitore della sezione “senior” del talent. Poi il XX Festival si sposterà al Teatro Politeama dove ci saranno la comicità con Maurizio Battista (22 settembre), per la prima volta in Calabria, ma anche per la canzone d’autore, il concerto di Carmen Consoli in trio (29 settembre), e poi ancora danza con il Balletto del Sud in “Eros e pathos” (20 ottobre), una rielaborazione in musica dei miti della classicità, il physical theatre dei canadesi Machine de cirque (28 ottobre), che uniranno l’arte circense alla danza e alla musica. E poi ancora ci sarà un’altra prima nazionale, produzione originale del Festival d’autunno con “Le metamorfosi” di Apuleio raccontate dall’attore catanzarese Francesco Colella (4 novembre). Gran finale il 10 novembre con un’altra “prima volta” in Calabria con Elio e le Storie tese che porteranno in scena lo spettacolo “Mi resa solo un dente e cerco di riavvitarlo”. Ultimo appuntamento con il Festival d’autunno sarà il 14 e 15 novembre, con l’ennesima prima nazionale, coproduzione originale del Festival d’autunno insieme alla compagnia Teatro del Carro, “Le verità di Medea”, con protagonista la straordinaria Anna Maria De Luca.