Il rock di Januaria Carito scalda il pubblico del Festival d’autunno
Si preannunciava una settimana intensa e per tutti i gusti per il XX Festival d’autunno al Complesso monumentale San Giovanni, iniziata già venerdì con Remo Anzovino e proseguita sabato con l’inaugurazione della mostra itinerante “20 anni di Festival” su Corso Mazzini e domenica con la danza di “A-Mors” della Ocram Dance Movement che ha offerto ai numerosi presenti – anche questa serata come le precedenti ha registrato il sold outc-, un trittico dedicato all’amore in alcune sue declinazioni su coreografie di Marco Laudani e Claudio Scalia, direttori artistici della compagnia.
Ieri sera spazio al rock con la cantautrice Januaria Carito, vincitrice di “Next Music Generation” il talent ideato e fortemente voluto dal direttore artistico Antonietta Santacroce che dà la possibilità a solisti e gruppi, cantanti e musicisti, di concorrere per esibirsi sul prestigioso palco del Festival d’autunno, inseriti nel cartellone ufficiale della manifestazione al fianco dei “big” in programma. In apertura di concerto il duo Vìvì, formato dalla violinista Valeria Piccirillo e dal chitarrista Valerio Mazza, che ha eseguito alcuni brani.
Elegantissima, in abito lungo pieno di brillantini e anfibi d’ordinanza, Januaria ha divertito il pubblico presente con una carrellata di brani propri, ma non solo quelli: insieme alle canzoni contenute nel suo primo album “L’ammore”, compresa la title track, Carito ha reinterpretato alcuni evergreen con “Io so’ pazzo” di Pino Daniele, “Back to black” di Amy Winehouse, “Bocca di rosa” di Fabrizio De André, “Amandoti” di Giovanni Lindo Ferretti e “Via con me” di Paolo Conte. Insieme al duo VìVì, che ha richiamato sul palco insieme a lei, ha anche eseguito un trittico popolare, che comprendeva la celeberrima “Riturnella” e la “Baronessa di Carini”.
Il Festival prosegue adesso la sua corsa offrendo questa sera un raffinato momento di musica classica con “Les chemins de l’amour”, proposto dal Trio Fonè formato dal pianista Giovanni Mazzuca, dal violinista Giuseppe Arnaboldi e dalla violista Sabina Fedele che presenteranno un viaggio mano nella mano con l’Amore dal Romanticismo ai nostri giorni, da Schubert a Capossela, alternando le musiche a momenti di poesia; domani sera invece ritorna il Jazz al Festival d’autunno con una delle migliori formazioni italiane con all’attivo numerose collaborazioni internazionali di spessore: il Paolo Di Sabatino trio.
Nella consueta cornice del San Giovanni, dove prima del concerto è possibile visitare anche la mostra “Capolavori svelati”, con Paolo Di Sabatino al pianoforte ci saranno il fratello Glauco alla batteria e il contrabbassista Luca Bulgarelli. Il trio italiano ha registrato e prodotto cd anche in ambito pop, con Antonella Ruggiero (Sanremo 2007), Grazia Di Michele (Sanremo 2016) e Fabio Concato, col quale il trio collabora stabilmente dal 2011 (cd e vinile GIGI del 2017) e ha inciso diversi cd per l’etichetta giapponese Atelier Sawano, uno dei quali – Luna del sud – è stato inserito tra i dischi scelti di Billboard Japan.
Lo spiccato senso della melodia è da sempre uno dei punti di forza del pianista teramano, sia che lo si veda impegnato nei propri progetti sia quando invece presta la propria opera ad ambiti differenti, come nel caso delle proficue collaborazioni, anche come arrangiatore, con Antonella Ruggiero e Grazia Di Michele (Festival di Sanremo 2007 e 2015). Paolo Di Sabatino Trio dal vivo esegue brani di Paolo, che esplorano diversi aspetti ritmici del jazz, sempre con una salda connotazione melodica.
Ricordiamo che il XX Festival d’autunno realizzato dall’associazione Donne in arte con il supporto di Mic, Por Calabria Fesr Fse, Calabria Straordinaria, in collaborazione con Fondazione Carical e i Comuni di Catanzaro, Montauro, Soverato, Tropea e Santa Caterina, e che la mostra “20 anni di Festival” rimarrà allestita per il pubblico fino al 29 settembre".