Nella Chirurgia dell’ospedale di Lamezia Terme apre l’ambulatorio di enterostomie

Catanzaro Salute

Dal 1 Ottobre anche all’interno dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme sarà attivo l’ambulatorio per la cura e la gestione dei pazienti portatori di enterostomia.

Un passo importante che va ad arricchire quella che è l’offerta sanitaria del territorio e che andrà ad affiancarsi al servizio già attivo nel catanzarese offerto dall’ospedale “Pugliese-Ciaccio” dell’Azienda ospedaliera universitaria “Renato Dulbecco”.

L’apertura dell’ambulatorio, attivato dall’Unità operativa complessa Chirurgia Generale del Giovanni Paolo II, diretto dal Dottore Manfredo Tedesco e resa possibile grazie al Commissario Straordinario Antonio Battistini, al Direttore Sanitario Aziendale Antonio Gallucci e al Direttore Amministrativo Tiziana Ciuci, permetterà a chiunque ne avesse la necessità, di avvalersi del supporto di specialisti dedicati che permetteranno al paziente di intraprendere un percorso di educazione e assistenza all’enterostomia.

Grazie anche al prezioso contributo dell’Associazione “Tommaso Pucci Onlus”, che opera come Organizzazione di Volontariato (Odv) di Martirano Lombardo, che rimane impegnata nella promozione della salute e nella fornitura di risorse per migliorare l'assistenza medica.

In questa ultima dimostrazione di impegno, l'associazione ha donato un'ampia serie di attrezzature mediche (lettino visita, poltrona, sedie, scrivania, lampada scialitica e kit ferri chirurgici) all'Ospedale di Lamezia e ha contribuito con le proprie donazioni a rendere efficienti ed accoglienti i locali dell’ambulatorio in apertura.

L’ambulatorio sarà attivo la seconda e la quarta settimana del mese, il mercoledì pomeriggio e garantirà a tutti i pazienti portatori di enterostomia, di essere sottoposti a visita e di essere seguiti dal responsabile medico, il dottore Carmine Gabriele, e dal responsabile infermieristico, dottore Pietro Romano.

Grazie alla dottoressa Beatrice Felicetta, direttore del Cup, sarà poi possibile stabilire le modalità di accesso dei pazienti esterni, che potranno così accedere alle prestazioni di cui necessitano.