Le Pigotte dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro a favore dell’Unicef

Catanzaro Attualità
Da sinistra: Teresa Cubello, Giuseppe Negro e Costantino Mustaria

Sono circa trenta, tutte diverse, una più bella dell’altra, pronte per essere adottate per salvare la vita ad altrettanti bambini nel mondo. Sono le Pigotte che l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, con amore prima che con disponibilità e con maestria, ha realizzato per il Comitato Unicef di Catanzaro.

Il progetto è nato da un accordo tra il direttore dell’Accademia prof. Virgilio Piccari e il presidente dell’Unicef Costantino Mustari e ha visto impegnato un gruppo di alunni, tra cui alcuni disabili, delle scuole di Decorazione e di Didattica dell’Arte, coordinati dai docenti Giuseppe Negro, Amelia Lasaponara e Francesca Giordano. Non può, tuttavia, considerarsi concluso e neppure il solo progetto che sarà portato avanti dalla prestigiosa ABA per le iniziative che l’Unicef promuove.

Il Direttore Piccari ha infatti dichiarato che “L’Accademia di Belle Arti di Catanzaro è lieta di essere al fianco del Comitato UNICEF Catanzaro e di contribuire con la propria professionalità e creatività alle iniziative di solidarietà e beneficienza che lo contraddistinguono da sempre. Ogni Pigotta - ha continuato - porta la cifra creativa ed estetica dello studente che l’ha confezionata, insieme al nome e a una breve nota biografica, che costituisce la speciale carta d’identità della bambola”.

Il Direttore, nel ringraziare il Presidente Costantino Mustari per aver favorito il dialogo, che certamente proseguirà, tra due enti importanti come Unicef e l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, esprime la sua soddisfazione per “la bella collaborazione, che ha inteso sostenere importanti progetti legati ai temi dei diritti dell’infanzia attraverso l’arte e la bellezza”.

Da parte sua il Presidente Mustari, a nome del Comitato catanzarese che rappresenta, ha ringraziato lo stesso Direttore, i docenti che si sono impegnati e gli alunni realizzatori di un articolo che non è soltanto un “manufatto”, ma è portatore di un valore intrinseco.

“La Pigotta - ha sottolineato - si può dire che ormai è l’emblema dell’UNICEF in Italia. Non si acquista, ma si adotta al costo minimo di 20 euro, che è la somma necessaria per l’acquisto di un kit salvavita. In circa 30 anni, dacché è stata creata, ha già salvato oltre un milione di bambini. Assume, pertanto, un valore particolare quanto ha realizzato l’ABA catanzarese, con la quale con gioia continueremo a collaborare in futuro per portare avanti iniziative a favore dell’Infanzia.”

Le Pigotte possono essere adottate in qualsiasi giorno dell’anno, recandosi direttamente nella sede catanzarese dell’Unicef, in via Acri n. 27. A richiesta, con l’aggiunta delle spese postali a carico, potranno essere spedite all’indirizzo di casa.