Cariati, bimbi maltrattati all’asilo: maestre condannate a cinque anni

Cosenza Cronaca

Cinque anni di reclusione, interdizione dai pubblici uffici e risarcimento dei danni. Severa e senza sconti la condanna inflitta dal Tribunale di Castrovillari (Presidente Giuseppe Anna Ferruci a latere Luca Fragolino e Gabriele Antonaci) in accoglimento delle richieste avanzate dal Pm Flavio Serracchiani e dal collegio difensivo di parte civile, ha inflitto alle maestre cariatesi A.L. di 39 anni e T.C. di 58, accusate di maltrattamenti.

IL FATTO

Era il 13 novembre del 2019 quando le due insegnanti di un asilo privato di Cariati venivano arrestate e poste ai domiciliari (QUI) perché accusate di maltrattamenti.

Le indagini documentarono una serie di presunte violenze di natura fisica e psicologia compiuti dalle due nei confronti di bambini, tutti di età compresa tra i due e i cinque anni, all'interno della struttura adibita ad asilo, secondo gli inquirenti approfittando del fatto che le piccole vittime non fossero in grado di difendersi in ragione proprio della loro tenera età.

LE INDAGINI

Le indagini sono partite dopo una serie di segnalazioni anonime. Dalle immagini e dalle conversazioni captate attraverso le videocamere installate nell'aula, sarebbero almeno venti i bambini maltrattati dalle due insegnanti.

Da parte di L.A. e T.C., entrambe cariatesi, furono state riscontrate condotte definite intimidatorie e vessatorie, reiterate nel tempo, nei confronti dei bambini.

LE VIOLENZE RIPRESE DALLE TELECAMERE

Gli episodi registrati dai Carabinieri, oltre cinquanta in meno di un mese, sarebbero state "inequivocabili" in quanto riprendevano entrambe le masetre, in diversi momenti delle attività didattiche all'interno della struttura, mentre compivano numerosi atti di violenza fisica: strattonamenti, spintonamenti, trascinamenti, schiaffi e tirate di capelli.

In due episodi, le stesse, approfittando del fatto che due bambini si trovassero sdraiati a terra, sarebbero letteralmente salite sugli arti inferiori dei piccoli, indugiando per alcuni secondi con una gamba nel vuoto, facendo sì che il proprio peso facesse pressione sugli stessi.

In altre occasioni i bambini sarebbero stati colpiti con numerosi colpi alla testa, anche con l'utilizzo di corpi contundenti. Innumerevoli poi i rimproveri immotivati, spesso accompagnati da ingiurie e minacce, anche di morte nonché comportamenti oppressivi ed umilianti nei confronti dei bambini.

L'USO SISTEMATICO DELLA VIOLENZA

All'epoca gli inquirenti parlarono di un sistematico e quotidiano ricorso alla violenza fisica e psicologica. Ad esempio, in diverse occasioni, i piccoli si coprivano il volto impaurito al solo avvicinarsi delle maestre, aspettandosi percosse come una normale "attività educativa".

I fatti sono stati ritenuti commessi a seguito di una articolata istruttoria per cui il Tribunale ha condannato le due insegnanti. Soddisfatto il collegio difensivo di parte civile composto, tra l’altro, dagli avvocati Ettore Zagarese, Nicoletta Bauleo, Leonardo Celeste, Antonello Urso, Francesco Cicciù, Umberto Tarantino, Raffaele Meles, Nicola Filardo, Santo Mariano, Salvatore Strafaci, Maria Carmela Le Pera, Araldo Parrotta, Aldo Zagarese, Leonardo Filareti, Graziella Maietta, Anna Maria Liotti, Romano Liotti, Ferdinando Pantuso che, per come più volte rappresentato nel corso degli interventi, ha inteso dare voce alle piccole vittime chiedendo per loro giustizia.