Omicidio Borgese: assolto in appello Saverio Verduci

Reggio Calabria Cronaca

La Corte di Appello di Reggio Calabria ha assolto Saverio Verduci dall'accusa detenzione illegale di arma clandestina, ricettazione e detenzione di munizioni. Durante le indagini condotte dal Commissariato di Taurianova, per il presunto omicidio ed occultamento di cadavere di Emanuele Borgese, reato per il quale e' stato giudicato, ed assolto, dalla Corte di Assise di Palmi il fratello Vincenzo Verduci, erano state disposte, nella casa circondariale di Palmi dove si trovava detenuto delitto Vincenzo Verduci, delle intercettazioni al fine di captare i colloqui tra quest'ultimo ed i suoi familiari.

Durante uno di questi colloqui, gli uomini del Commissariato di Taurianova, avevano ritenuto che Vincenzo Verduci, avesse indicato al fratello Saverio il luogo dove era occultata "qualcosa da spostare", effettuando la perquisizione sul fondo di proprietà del padre degli interlocutori e trovandovi un fucile cal. 12 marca Browning con matricola abrasa e numerose munizioni. Arrestato e sottoposto a custodia cautelare, Saverio Verduci era stato giudicato colpevole di detenzione illegale di arma clandestina, ricettazione e detenzione di munizioni, dal Tribunale di Palmi che lo aveva condannato alla pena di anni due e mesi quattro di reclusione. Gli avvocati di Saverio Verduci, Antonino Napoli e Domenico Alvaro, in appello hanno evidenziato "l'ambiguità' del contenuto dell'intercettazione ambientale" dove, ad avviso della difesa , "non si evidenziava alcun incarico a spostare l'arma". Gli avvocati avevano anche sostenuto la illogicità della sentenza di primo grado "che non aveva tenuto conto del fatto che, pur essendo trascorsi sei giorni tra la data del colloquio e il rinvenimento dell'arma, questa non era stata spostata nonostante l'ipotizzata fibrillazione dei Verduci dovuta alle perquisizioni finalizzate alla ricerca del corpo occultato di Emanuele Borgese". La procura generale aveva chiesto la conferma della sentenza ritenendo eloquente il dialogo intercettato. Ma la Corte di Appello, accogliendo le istanze degli avvocati Napoli e Alvaro, ha riformato la sentenza di condanna, assolvendo Saverio Verduci da tutti i reati contestati.