Campagna “Cercasi Schiavo”: incontro tra Usb ed il Presidente della Cciaa Pietro Falbo
"Nella mattinata di oggi, 7 novembre, si è svolta la riunione presso la Camera di Commercio per incontrare il Presidente della stessa Pietro Falbo, con cui abbiamo parlato della nostra campagna “Cercasi Schiavo” evidenziando le condizioni tutte particolari del lavoro stagionale e le relative storture, documentate dalla nostra delegazione stampando le varie vertenze e le segnalazioni che ci sono giunte negli scorsi mesi e che come Usb abbiamo raccolto in un dossier dove si evidenzia un clima da Far West lavorativo in cui vige la logica del più forte".
E' quanto comunica l' Unione sindacale di base federazione di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.
"Centinaia di vertenze aperte di lavoratori ancora oggi non pagati pur avendo lavorato nelle strutture alberghiere, balneari e di ristorazione sotto la calura estiva. E paradosso dei paradossi le vertenze ancora oggi non concluse dell’anno scorso si sono ripercorse ancora peggio dell’altro anno", continua.
"All’incontro era presente anche il consigliere provinciale con delega al turismo Paolo Mattia, in modo da poter intavolare un discorso schietto in cui oltre alle parti sociali, fosse presente anche un amministratore a rappresentare le autorità territoriali per poter affrontare il discorso da ogni angolazione e provare a trovare soluzioni che siano il più possibile condivise", ha fatto presente Usb.
"Abbiamo constatato con piacere l’empatia e la volontà di collaborare di tutti i presenti che si sono detti disponibili ad aprire un percorso tra tutte le parti in causa, anche se non sono mancate pause di meraviglia all’ascolto ed alla lettura dei messaggio dei lavoratori sfruttati, che porterà all’istituzione di un tavolo d’osservazione sul lavoro stagionale già a partire dai prossimi mesi", ha precisato.
"Che darà i suoi frutti prima dell’inizio della nuova stagione, in modo da poter tutelare i lavoratori del settore, distinguere gli esempi di balneazione virtuosa, dai tanti, troppi, avventurieri che pensano di arricchirsi sfruttando dei poveri sprovveduti, in modo da poter favorire un’immagine differente della nostra terra, ma soprattutto di dare una parvenza di dignità a chi spesso e volentieri vive il lavoro stagionale come ultima spiaggia consapevole che davanti a sé avrà mesi di sfruttamento e ( nel migliore dei casi) di scarsa retribuzione", ha concluso l'unione sindacale.