L’Ordine degli Ingegneri di Catanzaro premia i suoi iscritti
Con una cerimonia pubblica tenutasi nei giorni scorsi al Teatro Comunale di Catanzaro, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catanzaro ha conferito un premio ai professionisti iscritti da 25 e 50 anni. Ben 186 i premiati nella prima categoria, 24 quelli nella seconda. Inoltre, su impulso del presidente Gerlando Cuffaro, l’Ordine ha inteso conferire quattro premi speciali ad altrettanti suoi iscritti quale merito alla carriera e al contributo offerto nel corso dell’attività ordinistica. A ricevere il premio speciale sono stati gli ingegneri Giovanni Angotti, Donato Pietragalla, Antonio Guzzi e Salvatore Saccà.
«Abbiamo inteso riprendere questa manifestazione perché è sempre stata occasione per ritrovarsi, per confrontarsi senza formalità sull’attualità della professione e sulla sua evoluzione. E perché crediamo sia giusto celebrare l’attività di colleghi impegnati da tanto tempo sul campo. Proprio per questo motivo, per la prima volta, celebriamo anche la carriera di alcuni colleghi in particolare. Ho voluto quindi istituire dei premi speciali dedicati alla professionalità e all’esperienza professionale di alcuni iscritti all’Ordine di Catanzaro, ma anche per tributare il giusto merito a chi si è impegnato senza riserve nell’attività dell’Ordine», ha detto Cuffaro.
La partecipata cerimonia, riattivata quest’anno dopo la sospensione imposta dalla pandemia, è stata preceduta dall’importante lectio magistralis di Federico Mazzolani, professore emerito di Ingegneria Strutturale al Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura dell’Università di Napoli “Federico II” e già presidente della Scuola di Dottorato di Ingegneria Civile e del Master internazionale “Design of Steel Structures” della medesima università.
Mazzolani ha offerto alla platea di professionisti un excursus della lunga storia del Ponte sullo Stretto, ripercorrendo le diverse vicissitudini dell’opera che oggi è tornata d’attualità. Il focus del docente si è concentrato, soprattutto, sulle diverse opzioni per la realizzazione del Ponte discusse negli oltre 50 anni di dibattito.
Mazzolani, che nel 2021 è stato ascoltato dalla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, nel sottolineare le criticità strutturali della proposta più gettonata dai decisori politici, ha poi offerto il proprio contributo sul tema illustrando nel dettaglio la proposta progettuale che da anni sostiene, quella del cosiddetto “Ponte di Archimede”: «Com’è noto – ha spiegato Mazzolani - io ho da sempre una posizione molto critica sul Ponte sullo Stretto, per una serie di ragioni di carattere strutturale. Ma al contempo presento anche una soluzione alternativa, che stiamo studiando da decenni e che una trentina di Nazioni hanno riconosciuto come valida. Qualche settimana fa, a Palermo, nel corso di un seminario scientifico sono emersi, ancora una volta, gli aspetti critici, non solo tecnici ma anche sui costi di costruzione, gestione e manutenzione. Quanto alle perplessità sull’opportunità di realizzazione dell’opera dico solo che c’è un movimento, in Sicilia, che si definisce “Invece del Ponte”, ispirato dall’economista Michele Ainis: ecco, la loro posizione è possibilista sulla realizzazione dell’opera, ma solo dopo che saranno state realizzate altre importanti infrastrutture per la Calabria e la Sicilia».