Sport, presentato il progetto “Calabria millenaria, terra di atleti”
Attraverso le competizioni sportive scolastiche, i docenti di educazione fisica della Calabria intendono mettere in atto un programma di iniziative dedicate alla Calabria in quanto antica terra di atleti. Con il manifesto Calabria Terra di Atleti la scuola calabrese intende gettare le basi affinchè i giovani possano ri/scoprire, conoscere, valorizzare e infine riconoscere le proprie radici nell’immenso patrimonio culturale e di valori che hanno caratterizzato gli atleti della antica Kroton (Crotone) – Lokroi Epizephiroi (Locri) – Sybaris (Cassano Ionio) – Kaulonia (Caulonia) – Rhegion (Reggio Calabria) – Therina (Lametia Terme).
L’obiettivo è diffondere tra gli studenti i valori più autentici dell’educazione motoria, fisica, sportiva e dello spirito olimpico quali l’amicizia, la pace, il fair play, la lealtà, la gioia di vivere. Le radici culturali dell’educazione fisica e sportiva, di ciò che ancora oggi ci appassiona e fa esprimere, giocare, competere, soffrire il nostro corpo e la nostra mente unite, appartengono a qualcosa di molto più antico. Lo sportivo dei nostri giorni affonda le sue radici nella primigenia cultura greca e non a caso la prima scuola medico-atletica che conosciamo nasce nel sud d’Italia a Crotone, in Magna Grecia.
Non fu un caso che la scuola fosse tenuta da pitagorici, cioè dagli adepti di una filosofia in cui grande importanza avevano i numeri, armonia, ordine e ritmo dell’universo, ma anche la musica, l’alimentazione e l’esercizio fisico. Nei suoi Versi aurei Pitagora dice: "È importante non disattendere la cura del corpo e trovare una misura nel bere, nel mangiare e nell’esercizio. In questo io fisso il limite, in ciò che non ti procurerà fastidio", e ancora "educa i bambini e non sarà necessario punire gli uomini". Nonostante gli oltre 2.600 anni trascorsi, il suo messaggio è quanto mai attuale per i corretti stili di vita e il nostro benessere. Cerchiamo di fare in modo che questo messaggio diventi patrimonio di ognuno di noi fin dall’infanzia.
Il nostro territorio vive emergenze ambientali, di criminalità, di inclusione sociale e, non ultime, educative che finiscono per coinvolgere, scuole, famiglie, istituzioni. È opportuno, pertanto, promuovere azioni positive affinché il pessimismo lasci il campo ad una visione più ottimista del futuro. Gli studenti hanno bisogno di ideali in cui credere, chiedono di riconoscersi in una comunità che punterà su di loro fin da subito, che li chiamerà immediatamente a dimostrare cosa sanno, possono, vogliono fare, per il loro benessere e per il benessere collettivo. I docenti di educazione fisica, e gli insegnanti di educazione motoria, attraverso l’educazione motoria-fisica e sportiva, possono rappresentare una risposta concreta alle necessità dei nostri ragazzi e del territorio in generale.
Per comprendere l’impatto che il mondo sportivo scolastico può avere sul territorio si consideri che nell’anno scolastico 2022-2023 la scuola calabrese conta 360 istituzioni scolastiche per un totale di 258 mila e 218 alunni. Nello stesso anno sono stati attivati 266 centri sportivi scolastici, che tramite i campionati studenteschi, hanno coinvolto 72 mila 361 alunni e 640 docenti di educazione fisica. Sono stati organizzati: 238 eventi nelle fasi d’Istituto; 131 eventi nelle fasi Provinciali; 31 eventi nelle fasi Regionali.
Un rilancio dell’attività motoria fisica e sportiva sin dall’infanzia può migliorare il nostro territorio, nella famiglia, nella scuola, nelle parrocchie, nelle associazioni, nei rioni, quartieri o palazzi, significa sostituire il “non fare”, con il “fare” - l’apatia con l’operosità – il pessimismo con l’ottimistica cura di sé e con la fiducia nei propri mezzi e nelle proprie capacità. Con questo manifesto si intende accompagnare e supportare la comunità scolastica rendendola protagonista del cambiamento nella fase di innovazione metodologica in raccordo con la Regione Calabria, l’Università, la Chiesa, le Province, i Comuni, Sport e Salute, Coni, le Federazioni Sportive Nazionali, gli Enti di Promozione Sportiva, la Stampa, le Istituzioni e le Associazioni. Il Piano Regionale di Educazione Motoria, Fisica e Sportiva è articolato in cinque aree tematiche legate alla cultura sportiva, al benessere e salute, all’ambiente, alla legalità e cittadinanza, all’inclusione e integrazione.
Sono previste sinergie e collaborazioni con istituzioni locali e territoriali, con istituzioni sportive, associazioni di volontariato auspicando un coinvolgimento generalizzato di docenti e alunni in un’attività in cui l’aspetto quantitativo della partecipazione si coniughi con l’esigenza di valorizzare le eccellenze. La formulazione del manifesto mette alla base l’identità storica della Calabria con le città che hanno avuto atleti vincitori nelle Olimpiadi antiche e in particolar modo Crotone quale avamposto dell’olimpismo antico in Italia. È fondamentale recuperare tale tradizione storica attraverso un’operazione integrata che coinvolge l’intero sistema formativo, valorizzando i Musei Archeologici Nazionali di Reggio Calabria, Vibo Valentia, Locri, Crotone e Sibari oltre ad una serie di spazi e luoghi realizzati dalle Scuole di Crotone quali, ad esempio, le Mostre Iconografiche dedicate all’olimpismo antico e moderno.
Una scuola sensibile ai bisogni formativi degli studenti e realmente aperta al territorio diffonde cultura, contrasta l’abbandono scolastico e il disagio delle fasce deboli della popolazione scolastica, favorisce la partecipazione attiva degli alunni con disabilità verso percorsi di autonomia personale nella vita e nel lavoro. L’educazione motoria fisica e sportiva con le sue potenzialità formative e la sua capacità di suscitare interesse e impegno, è oggi riconosciuto come uno degli elementi essenziali e più validi di educazione permanente nel sistema globale dell’educazione e costituisce un aspetto irrinunciabile nel curriculum formativo disciplinare e nei processi di crescita maturazione e sviluppo dello studente, infatti, la sua indiscussa valenza pedagogica trasversale consente percorsi educativi privilegiati, favorisce l’acquisizione di corretti stili di vita, crea opportunità inclusive, rinforza il corretto sviluppo delle funzioni cognitive, favorisce la creatività, rinforza le strategie per il superamento dei BES.
L’educazione motoria, fisica e Sportiva ha il compito di comunicare e divulgare i valori umani etici con lo scopo principale di formare i giovani alla cultura del soggetto collettivo, capace di confronto e amicizia, di innovazione e di rispetto. Inoltre, in riferimento all’educazione alla cittadinanza, l’educazione fisica e sportiva contribuisce allo sviluppo di comportamenti ispirati alla lealtà, alla correttezza e al rispetto. Imparando la lealtà, la dignità, la rettitudine e l’umiltà – attraverso regole chiare si può trovare la lealtà: colui che è leale ha imparato a rispettare il regolamento per poi acquisire dignità nel momento in cui lo rispetta anche quando nessuno lo guarda.
Mettersi alla prova più volte fino al punto di aver interiorizzato le regole porta alla rettitudine. Quando si è umili il vero avversario non è di fronte a noi, ma dentro di noi e quindi rispettare il proprio avversario significa rispettare se stessi; per essere umili occorre fare dunque delle scelte e perseguirle con coerenza. Con questo manifesto la scuola scende in campo per far vincere il benessere, i corretti stili di vita e il bene comune che altro non sono che i concetti educativi di cittadinanza, di legalità, di altruismo e di gioia di vivere.