Benessere animali ed allevamenti sostenibili, la Regione finanzia gli allevatori virtuosi

Calabria Attualità

Definito in tempi celeri, ad un mese e mezzo dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria, l’elenco finale dei destinatari delle risorse destinate al mondo dell’allevamento per favorire la diffusione di pratiche allevatoriali sempre più sostenibili e aderenti alle esigenze naturali delle specie.

Il provvedimento, già disponibile sul portale www.calabriapsr.it, è relativo alle domande di sostegno pervenute in risposta al bando per il benessere animale relativamente all’annualità 2023.

Al termine della fase di riesame, curata dalla Commissione di valutazione, la platea dei beneficiari - anche per effetto dell’applicazione di un leggero taglio ai premi - è stata notevolmente ampliata, così da consentire il finanziamento di tutte le 1.388 istanze (su un totale di 1.583) considerate ammissibili, con l’esclusione delle 195 dichiarate invece inammissibili.

“Fino a pochi anni fa – commenta al riguardo l’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Galloper il settore erano disponibili in media, annualmente, all’incirca 4 milioni, solitamente assegnate ad un massimo di 500 aziende. Adesso si è finalmente cambiato rotta, trasformando in concretezza gli impegni assunti nei mesi terribili della pandemia seguita, a ruota, dal conflitto russo-ucraino e dall’esplosione dei costi di produzione e dei prezzi delle materie prime. Passo dopo passo, pur tra mille difficoltà che ancora persistono, si sta cercando di uscire dalla crisi, con bandi che prevedono investimenti corposi e procedure più snelle, per garantire liquidità in maniera certa e tempestiva”.

Nello specifico, attraverso le iniziative programmate, che in qualche modo rappresentano un unicum a livello nazionale per la molteplicità degli obiettivi perseguiti, si punta alla graduale eliminazione dell’impiego di ogni forma di allevamento in gabbia, con aiuti per ogni capo di bestiame adulto a favore degli allevatori che abbiano assunto l’obbligo di osservare prescrizioni migliorative delle condizioni di allevamento, per almeno 5 anni.

Il tutto dovrebbe apportare riflessi positivi in termini di migliore sanità animale, attraverso tecniche di allevamento che comportino minori fonti di stress e di sofferenza fisica, una alimentazione idonea, delle condizioni di stabulazione adeguate alle esigenze specifiche, oltre che ad una maggiore attenzione alla biosicurezza, con rilevanti benefici anche in termini di inquinamento ambientale.

La liquidazione dei premi avrà inizio già nei prossimi giorni, a cura dell’organismo pagatore, l’Arcea.