Autonomia differenziata, Il Pd annuncia battaglia: “bloccare la secessione della Lega, traditi gli elettori”

Calabria Politica

“Siamo davanti all’attacco più grave e subdolo lanciato all’unità del Paese e al Meridione d’Italia. Il centrodestra, pilotato dalla Lega di Matteo Salvini, ha ottenuto il via libera al Senato al progetto di autonomia differenziata che scava un solco incolmabile fra le Regioni del Nord e quelle del Sud, creando cittadini di serie A e di serie B”.

Ad affermarlo è il gruppo del Pd in Consiglio regionale della Calabria che proprio non ci sta all’approvazione in Senato dell’Autonomia differenziata elaborata dal ministro leghista Roberto Calderoli.

Con un tentativo maldestro di confondere le carte affermando che l’autonomia in Costituzione l’avrebbe inserita il centrosinistrasbottano i demil governo Meloni paga la sua cambiale alla Lega per avere in cambio il sì alla riforma del premierato e potere affrontare le elezioni europee con trofei da esibire sui palchi dei comizi”.

Un “accordo” per il Partito Democratico sarebbe stato raggiuntosulla pelle degli italiani e dei cittadini del Sud” e con cui il governo Meloni, “il più antimeridionalista della storia d’Italia, continua dunque a perseguire esclusivamente i propri interessi calpestando diritti fondamentali e aumentando le disparità”.

“L’ultimo report di Gimbe sulla migrazione sanitaria - proseguono dal gruppo pd - ha mostrato, numeri alla mano, gli effetti devastanti dell’autonomia differenziata sulla sanità nelle Regioni del Sud. E il presidente Cartabellotta ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro del gruppo del Pd sul tema. Eppure il governo continua a fare orecchie da mercante con la complicità inaccettabile dei governatori delle Regioni meridionali e dei parlamentari di centrodestra del Sud che stanno svendendo i diritti dei loro elettori”.

Il Pd, “come dimostrato dall’opposizione esercitata ieri a palazzo Madama, e dall’intervento del senatore Nicola Irto” annuncia quindi “battaglia fino in fondo, coinvolgendo tutte le forze sane della società, per bloccare una riforma dannosa, classista, divisiva che potrebbe segnare il punto di non ritorno per il Meridione e per il futuro del Paese” concludono dal gruppo Pd.