Al Circolo Zavattini la rassegna cinematografica “Il presente diseguale”
Per chi in questi 32 anni di intensa attività ha avuto modo di conoscere il Circolo del Cinema “Cesare Zavattini”, è chiaro che il modo di intendere il cinema è quello rivolto ad una interpretazione del presente, tema non disgiunto dallo spettacolo che costituisce la sua forza originaria e la fascinazione speciale del racconto per immagini.
E allora forse poche volte come in questi anni, in quest’epoca di transizione il cinema ci può aiutare a decriptare il presente fatto di disuguaglianze e diseguali segnali, segno di un progresso che si inceppa, a volte di un repentino ritorno ad un passato che vorremmo leggere solo sopra i libri di storia. Quel cinema che immagina e ci fa immaginare un mondo diverso o manifesta, impietosamente, il nostro che ci è occluso o non vogliamo vedere.
È in questa prospettiva che da lunedì 5 febbraio presso il Cinetetatro “La nuova pergola" di Reggio Calabria con due proiezioni alle ore 18 e alle ore 21, inizierà la nuova rassegna “Il presente diseguale”.
Una rassegna di sette film, necessariamente più breve rispetto al solito. Ma anche questo è un segno dei tempi perché i costi sono aumentati a dismisura e divenuti insostenibili per una associazione senza scopo di lucro, sempre alla rincorsa dell’autosostenibilità. Si è voluto comunque mantenere basso il costo dell’abbonamento, che è di 35 euro ed è acquistabile presso la Libreria Ave -Ubik sul Corso Garibaldi, il Cinemateatro “La nuova Pergola” e la Multisala “Lumiere” di Reggio Calabria, oppure direttamente al cinema prima delle proiezioni.
Il ciclo che apre e chiude la rassegna “Ecologia delle relazioni” propone come film d’apertura la travolgente e raffinata commedia francese Un anno difficile di Olivier Nakache e Eric Toledano, tra desideri indotti e necessità di una concezione più ecologica della vita. Chiuderà la rassegna, invece, Il male non esiste di Hamaguchi Ryūsuke, un film lirico e affascinante sul conflitto tra natura e modernità.
Il secondo ciclo “Le immagini scritte” pone al centro il rapporto tra il cinema e i libri con due film. La biblioteca del mondo è lo sguardo del regista Davide Ferrario sulla labirintica biblioteca del geniale studioso Umberto Eco e l’immaginario che, tra provocazioni e divertimenti intellettuali, si acquisisce dalle pagine di quei libri per raccontarlo con le immagini. Dovlatov-I libri invisibili di Aleksej German jr. è un vorticoso biopic della superstar della letteratura russa degli anni ’70 Sergej Dovlatov, emarginato dal regime comunista.
Il terzo ciclo “Diversamente figli, diversamente genitori” nasce dalla necessità di gettare uno sguardo sul vasto tema della genitorialità e sul sentimento di identità. Amira di Mohamed Diab è un film che porta in sé la stessa complessità del conflitto politico tra Palestina e Israele e indaga, attraverso la storia della sua giovane protagonista, sulla possibilità di riconoscersi dentro i segni di due culture che reciprocamente si rifiutano. Infine, due commedie francesi DNA - Le radici dell’amore di Maïwenn, un viaggio nella memoria familiare alla ricerca della propria identità, e I figli deli altri di Rebecca Zlotowski, che indaga, invece, sul desiderio di maternità e le sue molteplici e inaspettate forme.