Tirocinanti, emendamento accantonato: è stato di agitazione in tutti gli enti
Da oggi, lunedì 12 febbraio, e fino al prossimo giovedì 15, proprio in concomitanza con la discussione del Disegno di Legge Milleproroghe, è stato di agitazione di tutti i tirocinanti in tutti gli enti, anche con momenti di astensione dalle attività.
Lo scopo è di mantenere accesi i riflettori sulla vertenza dei tirocinanti calabresi, per i quali proprio i prossimi giorni saranno determinanti.
Andrà in discussione, infatti, l’emendamento presentato alla Camera al Milleproroghe che prevede una contrattualizzazione a 18 ore per 18 mesi con la relativa copertura finanziaria annua di 40 milioni di euro per chiudere la stagione dei tirocini che si ripetono da anni, e riconoscere una dignità lavorativa piena agli oltre 4mila lavoratori che quotidianamente contribuiscono al funzionamento della macchina amministrativa nei Comuni, nelle Asp, nelle Province, nelle scuole ed in tantissimi enti pubblici e privati.
Nei giorni scorsi, proprio in prospettiva della discussione dell’emendamento, Nidil-Cgil, Felsa Cisl, Uil Temp e Usb FdS, che da mesi tengono alta l’attenzione sulla vertenza, hanno scritto una lettera aperta a tutta la Deputazione calabrese, perché su una problematica che coinvolge quattromila corregionale e le loro famiglie si sia capaci di fare fronte comune.
“La proroga dei tirocini - ribadiscono le Sigle - è appesa ogni volta a difficoltà normative, economiche e politiche, oltre che al mancato riconoscimento del ruolo dei tirocinanti che ormai sono perfettamente integrati nelle attività degli enti che li ospitano da diversi anni. Se venissero meno negli Enti 4mila unità di personale, oltre alle difficoltà di mantenere gli attuali livelli di servizi essenziali, vi sarebbero seri problemi di reddito per 4mila famiglie, con non indifferenti problematiche sociali e di ordine pubblico”.
Dalle ultime notizie assunte da atti parlamentari, l’emendamento risulta essere stato accantonato, pare per problemi legati alle ristrette tempistiche di discussione, nonostante ciò la notizia ha investito oggi i lavoratori preoccupati per il loro futuro.
I quattro sindacati hanno voluto, quindi, rinnovare il loro appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento tramite i rappresentanti calabresi, al Presidente della Regione Roberto Occhiuto, perché faccia valere il suo peso e all’Anci Calabria così che si attivino i canali istituzionali a sostegno dell’emendamento.
Intanto, le organizzazioni sindacali, in continuità con quanto già organizzato nei mesi precedenti, preannunciano appunto lo stato di agitazione di tutti i tirocinanti ma non escludono la possibilità che stagione possa diventare ancora più calda: i lavoratori ed i sindacati si dicono infatti pronti a forme ancora più incisive di protesta se l’emendamento non dovesse passare, proteste che andrebbero inevitabilmente a innestarsi nel prossimo periodo elettorale, “senza sconti per maggioranza o opposizioni”.