“Porto di Santa Venere”, Pro Loco Vibo Marina: brand utile al rilancio del territorio

Vibo Valentia Infrastrutture

“Sicuramente le promesse saranno mantenute. Non c’è motivo di dubitare che nella prossime sedute della Giunta comunale sarà deliberata l’approvazione del ripristino del bel nome di ‘Porto Santa Venere’ alla frazione Marina”.

Se ne dice certa la Proloco di Vibo Marina che ha voluto ringraziare l’Amministrazione comunale per questo importante e “giusto” riconoscimento alla laboriosa Comunità costiera.

Il sodalizio conferma infatti il suo sì al cambiamento del nomeper tutti quei valori e possibili sviluppi economico-occupazionale – spiega - utili a tutta la città, più volte argomentati ed ancora ribaditi nel partecipato Consiglio di Amministrazione della Pro Loco tenutosi il 29 gennaio 2024 presso la sede del servizio IAT in zona portuale”.

Il ripristino del nome viene visto come un contributo importante per rilanciare il territorio con il “Brand Porto Santa Venere” composto – spiegano ancora dalla Proloco – “da tre parole importanti e significative “Porto”- vita, lavoro, apertura- “Santa” -religiosità e tradizioni- “Venere” miti ed attrazione; può donare maggiore personalità ed immagine alla frazione costiera ed all’intero comune, un ruolo significativo nell’itinerario turistico “Costa degli Dei”, contribuendo allo sviluppo economico-occupazionale di tutto il comune e della provincia; particolarmente elegante e accattivante anche per conquistare investimenti e progetti, spendibile nella comunicazione a livello nazionale ed internazionale, utile alla promozione del paese-porto nei vari bit del turismo e della crocieristica, inquadra maggiormente identità e mission del territorio, i prodotti ed i servizi, il marketing sul turismo, le attrazioni e l’accoglienza”.

Secondo il sodalizio vibonese è un nome capace di identificare e valorizzare meglio il luogo nella sua dimensione più importante, soprattutto per chi viene dal mare, che è il Porto, snodo di vie marittime e del commercio, di culture diverse ed integrazione (non una semplice marina o marinate).

Ma anche della Storia economica e sociale legata al grande scalo progettato dai Borboni e dagli architetti della scuola del Vanvitelli, localizzato in posizione strategica per il controllo sul Tirreno meridionale-Stretto Messina ed Eolie, realizzato per scopi commerciali, militari e di emergenza terremoti dopo l’Unità d’Italia (la festa della posa in mare risale al 4 dicembre 1865).