Pesca ai cefalopodi. A Cirò Marina la 4° tappa del Nomura Eging Cup Calabria
“Il Canevale … guarisce ogni male” e anche quest’anno in occasione della festività, i ragazzi della Uccialì Fishing Team coadiuvati dalla L.N.I. e in collaborazione con l’azienda internazionale Nomura Lures, hanno organizzato l’evento più atteso in Calabria nella disciplina dell’Eging, la pesca ai cefalopodi, ovvero la 4° tappa della Nomura Eging Cup, sempre sul lungomare cittadino di Cirò Marina, nel crotonese.
Nell’ultima domenica dedicata ai festeggiamenti di febbraio, ben 99 appassionati di pesca sportiva, hanno accolto l’invito dei corsari, giungendo da tutta la Calabria, e dalla Puglia, per cimentarsi nella disciplina dalla spiaggia, dedicata alla pesca di seppie, calamari e polpi, con esche artificiali.
L’accreditamento presso il punto vendita di Pasquale Martire sul lungomare di Cirò Marina, si è svolto in un clima di festa dove, dopo la consegna dei gadget omaggio con totanare artificiali, piombini e snap a goccia pronti all’uso in gara, e gli adesivi del decennale dalla fondazione della Uccialì Fishing team, si è svolto il briefing pre-gara condotto da Pietro Romeo e Marcello Tolomeo del Nomura Team, giunti per l’occasione.
Dopo le indicazioni regolamentari e la foto di rito in spiaggia, subito gli appassionati, si sono distribuiti lungo la battigia del fantastico lungomare sud di Cirò Marina, che si estende dall’ingresso del porto, fino alla località Torrenova, reso ancora più bello grazie alle splendide condizioni meteo che hanno accompagnato i concorrenti per tutta la giornata.
Sotto l'aspetto squisitamente tecnico la gara è stata molto impegnativa, poiché nella prima parte della competizione, tatticamente c’era da organizzare al meglio l’assetto. Infatti la prima cattura è stata quella di un bel polpo di oltre 1,5 kg, molto difficoltoso da spiaggiare.
Nello specifico, soprattutto nella prima ora, i partecipanti hanno alternato esche artificiali che imitano la forma del gambero, dalla misura 2 fino a quella del 3,5 (cioè più lunghi di 9 cm) per cercare di definire quale fosse la disposizione più opportuna, in base alla leggerissima corrente presente.
Inoltre in seconda battuta, giocando e alternando il loro peso, anche grazie a piccolissime zavorre aerodinamiche, sono riusciti a individuare una buona combinazione di attrezzatura, così da perfezionare anche la portata e la traiettoria nel lancio.
Adattati i calamenti, vista anche la limpidezza delle acque, le catture non hanno tardato ad arrivare con le prime seppie portate a riva anche di buona misura, che hanno reso la gara avvincente e dove i lanci scanditi e i recuperi in rotazione lenta l’hanno fatta da padrone, fino al calar del sole.
Al cambio luce poi, i concorrenti hanno adottato invece altre soluzioni più appropriate per la pesca diretta soprattutto al calamaro, diversificando i colori, riducendo drasticamente la misura degli artificiali ed utilizzando esche fluorescenti grazie alla loro pigmentazione chiamata in gergo glow, stimolata da piccole lampade UV.
Col buio infatti il vento è completamente calato, consentendo la cattura anche di numerosi calamari di media taglia, sfruttando soprattutto la tecnica di recupero a parabola, con jerkate alternate, per riuscire a spingere i cefalopodi all’attacco dell’artificiale.
A vincere la tappa di Cirò Marina della Nomura Eging Cup è stato il ciromarinese Pietro Malena, abile conoscitore della costa, che è riuscito a totalizzare 820 punti, grazie a una doppia cattura sia di seppia che di calamaro.
Al secondo posto si è classificato Saverio Minniti di Strongoli con 690 punti che strategicamente ha giocato sui colori degli artificiali puntando sul rosa, mentre la medaglia di bronzo invece è andata al bravissimo under 18 Domenico Amodeo di Briatico (nel vibonese) che ha totalizzato 580 punti sfruttando l’oscurità, utilizzando un “egi” della misura 3 con varianti di colore tendenti al rosso.
Degne di nota poi sono state le prede degli altri concorrenti, che sono riusciti a spiaggiare dei magnifici calamari combattivi consentendo di andare in classifica distanziati tutti di pochissimi punti ma, in virtù del buon piazzamento, in 15 hanno conquistato la qualificazione alla finalissima di Reggio Calabria.
Al termine della competizione, in un clima goliardico, le operazioni di pesatura e stesura della classifica si sono svolte presso i locali nell’area portuale della sezione di Cirò Marina della Lega Navale Italiana, capitanati da Mario Ciccarelli, dove i partecipanti hanno potuto rifocillarsi e degustare ovviamente il famoso vino Cirò Doc.
Positive le riflessioni durante la premiazione, dei vari partecipanti ai quali si è rivolto Angelo Mazzacane (vice presidente UFT) che ha affermato: “Per il secondo anno la risposta ricevuta in termini di partecipazione ha superato di gran lunga le aspettative. I risultati ottenuti dimostrano il forte aumento di gradimento per questa fantastica disciplina, a contatto diretto con la natura e il mare. È con orgoglio che possiamo dire infatti che i 99 iscritti, ci sono state ben 5 donne categoria Lady e 12 ragazzi della categoria Junior, grazie anche all’impegno e alla sinergia con i soci della sezione Lega Navale di Cirò Marina, presieduta da Pasquale Martire, con i quali abbiamo dato inizio alle attività del 2024, e con cui sono in programma anche altri eventi legati alla pesca sportiva”.
Non poteva mancare una dichiarazione della delegazione dell’amministrazione comunale di Cirò Marina, composta da Giovanni Notaro e Cataldo Strumbo a conclusione della premiazione della manifestazione: “E’ stato interessante e divertente assistere ad una manifestazione di questo tipo, perché ci si rende conto come lo sport sia passione, e come riesca a coinvolgere così tanta gente, riuscendo a puntare anche in inverno ad un turismo sportivo legato al nostro mare e alle nostre spiagge.”